Gross Pietro Intesa Sanpaolo

Durante il convegno “Dove l’Europa incontra il Mediterraneo”, promosso dalla fondazione Merita presso le Gallerie d’Italia a Napoli, il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, ha espresso la sua visione riguardo al ruolo cruciale del Mezzogiorno nell’economia italiana e nel panorama euro mediterraneo.

Il Mezzogiorno non è affatto il deserto industriale che talvolta viene falsamente dipinto. Se fosse uno Stato, sarebbe al settimo posto tra i paesi europei per numero di imprese, con una marcata concentrazione in settori chiave come l’aerospazio, l’automotive, l’agroalimentare, l’abbigliamento-moda e il farmaceutico”, ha affermato Gros-Pietro.

Il tessuto produttivo del Mezzogiorno, ha sottolineato, si sta consolidando. “A fine 2023, le Società di Capitale attive nel Mezzogiorno erano oltre 408 mila, il 30 per cento del totale italiano“. Inoltre, ha evidenziato l’importanza della presenza di grandi imprese, soprattutto in Campania e Puglia, che giocano un ruolo chiave nella transizione economica della regione.

Gros-Pietro ha sottolineato anche il sostegno di Intesa Sanpaolo alle imprese innovative. “La grande impresa è presente con circa 60 realtà, soprattutto in Campania e Puglia, con una potenzialità di traino nella transizione economica. È significativa anche la presenza di imprese innovative, che noi di Intesa Sanpaolo sosteniamo attraverso il nostro Innovation hub, il Laboratorio Esg, Agritech e Terra Next“.

L’energia marittima, l’energia e il turismo sono stati identificati come settori chiave per il rilancio del Mezzogiorno. “I porti del Sud Italia, con le loro rotte di corto raggio, possono svolgere un ruolo chiave nel processo di reshoring. L’energia è un settore di crescita nel Mezzogiorno, con circa il 40 per cento delle energie pulite del Paese concentrate qui. Il turismo, con una crescita stimata del 3,5 per cento nel 2023, rappresenta una miniera per l’economia meridionale“.

Tuttavia, Gros-Pietro ha enfatizzato l’importanza degli investimenti per capitalizzare appieno su queste opportunità. “Servono investimenti, che non debbono avere come fonte solo il Pnrr: devono trovare sostegno nella nuova politica di coesione e nella Zes nica, che Intesa Sanpaolo sostiene fin dall’inizio con plafond specifici“.

In conclusione, il presidente di Intesa Sanpaolo ha ribadito l’impegno della banca nel sostenere l’economia della regione Campania. “Intesa Sanpaolo, attraverso le direzioni regionali e l’azione del Corporate, avvalendosi anche delle analisi svolte da Srm, è determinata a utilizzare ogni strumento idoneo a sostenere l’economia della regione Campania“.

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