Nel corso del 2021 sono stati sottoscritti e registrati complessivamente circa 456 mila atti di iscrizione ipotecaria, per un totale di 101,5 miliardi di capitale di debito finanziato a fronte di 1.017.087 immobili concessi in garanzia. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale dell’Agenzia delle Entrate sui Mutui Ipotecari.
I dettagli
Analizzando la distribuzione degli immobili ipotecati, emerge che il 66% sono residenziali, quota che sale oltre il 90% se si tiene conto anche di immobili residenziali di tipo plurimo e residenziale misto. Per questi tre tipi di atti il capitale finanziato rappresenta oltre i due terzi del totale, circa 70 miliardi di euro, +39,7% rispetto al 2020.
I grafici del rapporto mostrano un andamento dal 2004 al 2020 dei tassi medi applicati alla prima rata di mutuo, ponderati con il capitale, sostanzialmente identico per le diverse tipologie di atto: questi salgono fino al 6% circa nel 2008, scendono intorno al 3% nel 2010, si riportano intorno al 5% nel 2012 per poi arrivare al 2,5% circa nel 2019. Nel 2020, c’è una ulteriore diminuzione dei tassi di interesse medi ponderati per quasi tutti i settori. Nel 2021 si registra una diminuzione dei tassi medi ponderati. Quanto alla durata dei mutui si osserva per gli immobili residenziali una durata media, dal 2007, stabilmente superiore ai 22 anni, dal 2017 in crescita fino a superare i 25 anni nel 2021.