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Guerra. Sono molti i settori che hanno deciso di escludere la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Dal mondo della musica a quello dello sport, dal teatro ai trasporti. Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, di cui l’Italia ha la presidenza, ha deciso di estromettere dalla sua membership la Federazione Russa. L’Ocse ha comunicato l’interruzione del processo di adesione della Russia e la chiusura del suo ufficio a Mosca. Tutte decisioni che esprimono massima solidarietà con il popolo ucraino in guerra. Ma non solo. I divieti si giocano anche sul web.

Oscurati i canali Youtube di RT e Sputnik

E’ guerra anche su social media. Dopo vari attacchi hacker e chiusure di piattaforme russe, arriva anche l’annuncio di Google, che ha scelto di oscurare i canali YouTube di RT e Sputnik, due portali russi, in tutta Europa. A darne notizia è lo stesso colosso attraverso Twitter. La Commissione europea ha chiesto l’approvazione dei Paesi Ue per sanzionare i media russi limitando il loro accesso al mercato dei media europeo indipendentemente dal loro canale di distribuzione. La sanzione significa che agli operatori Ue sarà vietato trasmettere, facilitare o contribuire in altro modo alla diffusione di qualsiasi contenuto RT e Sputnik. Ciò include la trasmissione o distribuzione via cavo, satellite, IPTV, su piattaforme o applicazioni di condivisione video su Internet, nuove o preinstallate. La sanzione si applicherà anche a licenze, autorizzazioni e accordi di distribuzione, che sarebbero sospesi. E ancora. Meta Platforms, la società che controlla Facebook, ha vietato ai media statali russi di pubblicare inserzioni pubblicitarie o trarre profitto dai suoi annunci sulla propria piattaforma in qualsiasi parte del mondo.

E poi il mondo dello sport: divieti dal Cio, Uefa e FIFA

Il Comitato Olimpico Internazionale ha invitato tutte le federazioni sportive internazionali ad annullare o spostare ogni evento previsto in Russia o Bielorussia dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Inoltre la federazione internazionale di sci ha cancellato tutte le competizioni in programma fino alla fine della stagione in corso. Infine, non si svolgeranno più a Mosca gli Europei di tiro a volo in programma dal 15 al 30 agosto. Così la FIFA, Fédération Internationale de Football Association, ha annunciato ufficialmente l’esclusione della Russia dal Mondiale di Calcio in Qatar e una serie di misure, tra le quali il divieto per la squadra di giocare in qualsiasi competizione e di usare la bandiera e il suo inno. Come già era accaduto alle ultime Olimpiadi, dove la Russia era stata sanzionata dopo lo scandalo degli atleti che facevano uso di droghe per migliorare le proprie prestazioni, i russi potranno giocare in futuro solo come Unione Calcistica Russa e, inoltre, tutte le partite della squadra dovranno essere disputate in campo neutro senza pubblico. Sulla stessa scia la Uefa che ha deciso di spostare a Parigi, allo Stade de France, la finale di Champions League prevista a San Pietroburgo il prossimo 28 maggio.

Formula 1 e Fide

La Formula 1 non correrà il Gran Premio di Sochi il 25 settembre. La Fide ha deciso di escludere il territorio russo come sede per le sue competizioni. Ciò vuol dire che le Olimpiadi di scacchi non si terranno più a Mosca, come era previsto tra il 26 luglio e l’8 agosto. Il Manchester United ha annunciato di aver “revocato” il contratto di sponsorizzazione con la compagnia aerea russa Aeroflot (sponsor ufficiale del club dal 2013), a seguito dell’invasione dell’Ucraina.

Trasporti

Delta Airline, una delle principali compagnie aeree degli Stati Uniti, ha sospeso la sua alleanza con Aeroflot.

La musica: Eurovision Song Contest

La Russia non potrà partecipare all’Eurovision Song Contest, la competizione canora che vede esibirsi gli artisti di tutto il continente. La prossima edizione si terrà a Torino.

La danza: Royal Opera House di Londra

La tournée del balletto del Bolshoi di Mosca alla “Royal Opera House” di Londra non ci sarà. Il teatro di Covent Garden ha spiegato in una nota che “non potrà avere luogo tenuto conto delle circostanze“.

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