La presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Christine Lagarde, ha avvertito che l’inflazione potrebbe subire un temporaneo aumento nel quarto trimestre del 2024, a causa del venir meno dei precedenti cali dei prezzi dell’energia. Tuttavia, ha rassicurato che gli ultimi sviluppi confermano la fiducia della BCE nel rientro dell’inflazione al target previsto, puntando a una stabilità nel medio termine.
Parlando durante un’audizione al Parlamento Europeo, Lagarde ha dichiarato: «Guardando al futuro, l’inflazione potrebbe aumentare temporaneamente nel quarto trimestre di quest’anno, poiché i precedenti bruschi cali dei prezzi dell’energia scompariranno dai tassi annuali. Tuttavia, gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia che l’inflazione tornerà al target in modo tempestivo».
Secondo le proiezioni dello staff della BCE, l’inflazione media si attesterà al 2,5% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e raggiungerà il target dell’1,9% nel 2026.
Le prossime mosse della BCE e il contesto economico europeo
Lagarde ha poi sottolineato che la BCE continuerà a monitorare attentamente i dati economici, soprattutto per quanto riguarda le prospettive di inflazione e le dinamiche sottostanti. «I tassi di riferimento saranno mantenuti sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere il nostro obiettivo», ha aggiunto la presidente, ribadendo che la BCE non si impegnerà in anticipo su un percorso di tasso particolare.
La crescita economica dell’Eurozona resta modesta, con proiezioni che indicano un incremento del 0,8% nel 2024, dell’1,3% nel 2025 e dell’1,5% nel 2026. Nonostante questi numeri, Lagarde ha evidenziato che il mercato del lavoro europeo rimane resiliente, con un tasso di disoccupazione del 6,4%, stabile rispetto all’anno precedente.
L’UE deve recuperare terreno: fusioni bancarie e competitività
Durante il suo intervento, Lagarde ha lanciato un avvertimento sull’andamento dell’Unione Europea nel contesto globale. «Il mondo sta cambiando rapidamente e l’Europa sta restando indietro», ha affermato, sottolineando la necessità per l’UE di affrontare le sfide strutturali che stanno rallentando la crescita e la competitività economica.
Tra le soluzioni proposte, Lagarde ha fatto riferimento alle fusioni bancarie transfrontaliere, ritenendole auspicabili per rafforzare il settore finanziario europeo. «Non faccio osservazioni su fusioni specifiche», ha precisato, ma ha chiarito che queste fusioni sono cruciali per migliorare la capacità dell’Europa di affrontare i cambiamenti economici globali.
Inoltre, la presidente della BCE ha insistito sull’importanza di progredire nell’unione dei mercati dei capitali e di rafforzare la resilienza economica dell’Europa, anche attraverso la decarbonizzazione. Questi obiettivi, ha spiegato, richiederanno investimenti significativi sia da fonti private che pubbliche.