Il numero di contratti che prevedono premi di produttività depositati e attivi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali continua a crescere, segnando un aumento significativo rispetto all’anno precedente. Questo trend ascendente è stato innescato dall’introduzione della tassazione ridotta al 5%, una misura governativa introdotta con la legge n. 197/2022 e confermata nella Manovra di bilancio per il 2024 (legge n. 213/2023), che ha incentivato le aziende a implementare sistemi di incentivazione per i propri dipendenti.
Al 17 giugno 2024, la banca dati ministeriale registra 13.597 contratti attivi, il che rappresenta un incremento del 26,2% rispetto alla stessa data dell’anno precedente. Questi contratti beneficiano di oltre 4 milioni di lavoratori (4.169.930), di cui la maggior parte è coperta da contratti aziendali (2.831.265) e territoriali (1.338.665), con un importo medio annuo di 1.483,37 euro.
Nel corso del 2024 fino alla metà di giugno, sono stati depositati complessivamente 5.630 contratti, di cui 1.753 nel solo mese tra il 15 maggio e il 15 giugno. È interessante notare che i contratti territoriali hanno registrato un notevole aumento del 115,7% rispetto all’anno precedente, passando da 1.083 a 2.336 contratti entro il 15 giugno.
Geograficamente, la maggioranza dei contratti attivi si trova nelle regioni settentrionali del Paese, che rappresentano il 74% del totale, mentre il settore dei servizi domina con il 60% dei contratti.
Le piccole imprese, con meno di 50 dipendenti, sono le principali utilizzatrici di questi strumenti di incentivazione, rappresentando il 47% dei contratti depositati e attivi. Le aziende con oltre 100 dipendenti seguono con il 38%, mentre quelle di dimensioni medie (50-99 dipendenti) costituiscono il 15% restante.
Questa crescita significativa dei contratti di premi di produttività riflette un impegno sempre maggiore delle imprese italiane nel riconoscere e premiare il merito dei propri dipendenti, incentivando così la produttività e contribuendo alla crescita economica complessiva del Paese.
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