L'Euroferry Olympia una delle due navi andate in fiamme

Non soltanto l’Euroferry Olympia, ma anche la Felicity Ace

Due navi in tre giorni, tutte evacuate e lasciate alla deriva, in fiamme tra nord Europa e mar Mediterraneo. In tutto, tra le due navi, la prima della linea italiana Grimaldi, la seconda della giapponese MOL, la guardia costiera ha dovuto raggiungere e mettere in salvo 312 persone, mentre secondo la tv greca ΣΚΑΪ sono ancora 14 dispersi a bordo della Euroferry Olympia. Lo conferma Grimaldi in un comunicato: “Mancherebbero all’appello 14 persone. Di queste, cinque passeggeri sono stati, nel frattempo, rintracciati a bordo e sono subito scattate le operazioni di recupero ed evacuazione con ogni mezzo disponibile in loco”.

Erano trascorse da dieci minuti le 4 della notte

A quell’ora il comandante dell’Euroferry Olympia, con a bordo secondo le prime notizie 239 passeggeri e 51 membri di equipaggio, ha lanciato l’allarme segnalando un incendio, scoppiato in uno dei garage di bordo. La nave italiana, che fa la spola tra i porti di Igoumenitsa in Grecia e Brindisi in Italia, è adibita al trasporto di persone e mezzi. All’imbarco, secondo fonti d’agenzia, insieme a passeggeri ed equipaggio erano imbarcati 153 tra camion e semirimorchi, oltre 32 auto. Un pezzo della catena logistica, per lo più prodotti ortofrutticoli, lasciato alla deriva. L’ordine di abbandono nave del comandante è arrivato pochi minuti dopo, costato che l’equipaggio non era in grado di domare le fiamme.

Dal Mediterraneo alle Azzorre britanniche

Le navi in rotta nell’Atlantico in queste ore si devono tenere alla larga da un’altra nave alla deriva. La giapponese Felicity Ace, partita da Emden in Germania e lasciata in balia delle onde con a bordo un carico di auto di lusso. Si tratta di 2 mila 500 tra Bentley, Porsche e Volkswagen. Valore totale inestimabile al momento, ma pari a 30 milioni di dollari soltanto per le Bentley secondo il portavoce del produttore di automobili. Le auto erano destinate al mercato del Nord America quando nella notte di mercoledì il comandante della Felicity ha dichiarato emergenza. A causa di un incendio in garage quest’ultimo, come il comandante dell’Olympia, ha ordinato l’abbandono nave e proceduto a coordinare l’evacuazione sua e degli altri 21 membri di equipaggio.

Non risultano al momento danni ambientali

Per la legge degli abbordi in mare allo stesso tempo, senza comandante, entrambe le navi possono diventare proprietà della prima persona o compagnia in grado di recuperarle e issarvi bandiera. Per questo gli armatori stanno mobilitando in queste ore società di salvataggio e rimorchiatori specializzati in grado di spegnere le fiamme di concerto con le autorità, e non perdere il possesso delle navi.

Navi di 17 e 27 anni

La Felicity Ace battente bandiera panamense è una nave costruita nei cantieri giapponesi di Tokyo nel 2005 e adibita al trasporto mezzi, con una capacità di carico di 17 mila 738 tonnellate. La Euroferry Olympia, più vecchia, uscita dai cantieri polacchi di Gdynia nel 1995 e utilizzata anche per il trasporto passeggeri, è stata acquistata dal gruppo Finlines – Grimaldi nel 2013 e ha una capacità di carico di 11 mila 682 tonnellate. Facile intuire che non sarebbero due perdite insignificanti per i rispettivi proprietari.

La tragica ricorrenza: Costa Concordia

A dieci anni e un mese dalla ricorrenza del naufragio della Costa Concordia, che provocò 32 morti, resta d’attualità il tema della sicurezza, oltre quello delle cifre di guadagni o perdite. All’Ansa Grimaldi esprime “il proprio rammarico per l’incidente” e assicura “piena collaborazione alle autorità competenti, per fare luce sull’accaduto”. La tv greca ΣΚΑΪ è stata la prima a lanciare venerdì la notizia di 14 passeggeri dispersi nell’incendio dell’Olympia.

Salvo per miracolo un 21enne

Domenica, dopo una corsa contro il tempo per trovare possibili dispersi ancora in vita è stato tratto in salvo dalla nave, rimorchiata a Corfù, un 21enne bielorusso. C’è anche il cadavere di un uomo carbonizzato all’interno di uno dei camion. Mentre scendono a dieci i passeggeri che risultano ancora dispersi.

Resta una domanda

Se due navi di operatori così importanti come MOL e Grimaldi, partite entrambe da due porti europei, vanno in fiamme a distanza di pochi giorni e diventano ingovernabili allo stesso modo per incendi divampati nei garage di bordo, quante merci e passeggeri rischiano oggi in Europa di non arrivare a destinazione?