Napoli Est riqualificazione Piano Regolatore Generale

Nuovo incontro della Commissione Urbanistica, presieduta da Massimo Pepe, con l’assessora Laura Lieto per discutere della riqualificazione di Napoli Orientale nell’ambito della riforma del Piano Regolatore.

Problemi e opportunità

Per Laura Lieto i problemi di Napoli Est rappresentano allo stesso tempo delle grandi opportunità. Numerose sono le aree che necessitano di interventi: la gestione delle acque e della falda sotterranea riaffiorante; l’armonizzazione con le bonifiche rientranti nel SIN Napoli Orientale; i rischi collegati agli importanti depositi di idrocarburi presenti in zona; i vincoli derivanti dall’ inclusione di Ponticelli nella zona rossa a rischio vulcanico. Ma numerose sono anche le potenzialità dell’area, a partire dalle estesi aree verde che intersecano il tessuto urbano, e dai progetti di riqualificazione della costa di San Giovanni, dell’ex-Corradini e dell’insediamento di Taverna del Ferro.

L’area orientale rappresenta inoltre una grande chance, ha continuato Lieto, per creare una comunità energetica urbana, trattandosi dell’area più adatta in termini di estensioni e disponibilità di spazi per sviluppare impianti per le energie rinnovabili. Tasselli essenziali in questo disegno saranno la realizzazione del nodo intermodale di Porta Est, in grado di rivoluzionare la mobilità cittadina e di rafforzare i collegamenti tra zona centrale e la zona orientale, e l’evoluzione funzionale del centro direzionale.

Lieto ha concluso sottolineando la necessità che la riforma del Piano Regolatore, favorendo la semplificazione burocratica, riesca a rendere concreta la visione di sviluppo della città definita dal consiglio comunale, anche facendo tesoro dell’esperienza ventennale dell’attuale piano regolatore, in modo da riformarlo e aggiornarlo in base ai risultati raggiunti e alle nuove condizioni.

Massimo Cilenti (Napoli Libera) ha sottolineato la necessità di utilizzare gli interventi di riqualificazione per trasformare il tessuto sociale dell’area orientale attraverso una pianificazione integrata in grado di tenere insieme gli aspetti sociali, ambientali e urbanistici. Necessario poi chiedere la ridefinizione della zona rossa del Vesuvio, in modo da sbloccare numerosi interventi che altrimenti resterebbero bloccati, e intervenire sulla falda acquifera per risolvere i problemi di instabilità idrogeologica, anche provando a riutilizzare le acque di falda per usi non potabili.

Per Ciro Borriello (M5S), dopo quarant’anni finalmente si sta intervenendo su Napoli Est con una nuova visione strategica. In questo senso, Napoli Est rappresenta un contesto complesso ma è anche una grandissima opportunità per promuovere un’idea innovativa di sviluppo della città. In conclusione il presidente Massimo Pepe ha spiegato che la scelta di pianificare interventi a zero consumo di suolo pubblico e l’investimento sull’energia rinnovabile sono i punti cardine su cui si e’ basta la prima parte della discussione che con piacere oggi chiudiamo con unanime spirito di collaborazione tra tutti i componenti della Commissione. Nelle prossime riunioni si procederà all’esame delle nuove varianti al piano regolatore.

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