Giorgia Meloni - spoils system
Roma - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l'On. Giorgia MELONI, Presidente del Movimento “Fratelli d’Italia”, oggi 21 ottobre 2022. (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

 

Il sistema delle spoglie è una pratica che consiste nella sostituzione degli alti funzionari della Pubblica amministrazione da parte di governi appena eletti, solitamente a scopo di premiare i propri sostenitori o di garantirsi fedeltà e supporto. In questo modo, i governi possono controllare la macchina amministrativa, assicurando che i loro interessi siano rappresentati e che le loro politiche vengano implementate.

Gli aspetti negativi

Questa pratica è stata utilizzata in molte nazioni nel corso della storia e può avere effetti negativi sulla efficienza della Pubblica amministrazione e sulla qualità delle decisioni politiche. Può, infatti, causare instabilità nella gestione degli affari pubblici, poiché i funzionari vengono continuamente sostituiti e non hanno il tempo di sviluppare la necessaria esperienza e conoscenza per svolgere il loro lavoro efficacemente. Può, inoltre, originare corruzione, dal momento che i funzionari, temendo di perdere il posto di lavoro, possono essere più propensi a cedere alle pressioni dei governi. Infine, può portare ad una mancanza di fedeltà e lealtà nei confronti del governo, con funzionari più preoccupati per la loro carriera e i loro interessi personali che per quelli del Paese.

Le origini Usa

Lo spoils system ha radici storiche che risalgono negli Stati Uniti all’epoca della costituzione del Paese e alla nascita dei primi partiti politici. Durante questo periodo, i partiti politici locali e statali utilizzavano spesso il sistema delle spoglie per cercare di ottenere il controllo delle elezioni e del potere politico. 

Uno dei più famosi esempi di sistema delle risale all’era Jacksoniana, quando il presidente Andrew Jackson e il suo partito utilizzavano il sistema delle spoglie per premiare i loro sostenitori con cariche pubbliche e benefici economici. 

Con il passare del tempo, il sistema delle spoglie negli Stati Uniti è diventato meno comune a causa della crescente consapevolezza degli effetti negativi sulla democraticità e sulla trasparenza del processo elettorale, ma spesso ancora oggi viene applicato soprattutto durante le elezioni locali.

 Lo spoils system in Italia

Durante gli anni ’50 e ’60 il sistema delle spoglie era molto presente in Italia, soprattutto nei paesi del Sud. Con l’avvento delle riforme democratiche e con l’arrivo della seconda Repubblica, il sistema delle spoglie è stato gradualmente limitato e combattuto con leggi e iniziative per garantire una maggiore trasparenza e democraticità nel processo politico. 

L’avvio di questa ondata legislativa inizia con le riforme volute da Franco Bassanini alla fine degli anni Novanta e poi modificate in particolare con la legge Frattini del 2002, secondo cui gli incarichi di funzione dirigenziale, come i vertici dei ministeri o delle agenzie, cessano passati 90 giorni dall’insediamento di un nuovo governo. 

Attualmente, diverse sono le leggi italiane che mirano a limitare il sistema delle spoglie: tra queste, la legge 240/2010, nota come la “legge Madia” e successivamente modificata, salvaguarda la trasparenza e la meritocrazia nell’assegnazione delle cariche pubbliche e a prevenire il clientelismo.

Inoltre, ci sono leggi che vietano la commistione tra potere politico e potere economico, come la legge 190/2012, nota come “legge anticorruzione”, il cui obiettivo è quello di prevenire la corruzione nel settore pubblico e privato. 

Lo spoils system del Governo Meloni

La nomina di Guido Castelli come commissario alla ricostruzione post terremoto del Centro Italia ha fatto scattare le proteste dell’opposizione sui criteri dello spoil system di Giorgia Meloni che sarebbero dare priorità alla fazione politica (Fratelli d’Italia) di appartenenza dei candidati rispetto alle loro competenze professionali.

La scadenza dei mandati dei funzionari decorre il 24 gennaio: 40 ruoli ministeriali, che diventano oltre 100 cariche se si considera la partita primaverile dei rinnovi di consigli di amministrazione e collegi sindacali delle grandi aziende partecipate dallo Stato, che andranno in scadenza con le approvazioni dei bilanci di esercizio 2022.

di Serena Lena