Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha confermato che l’Italia registrerà una crescita del Pil pari allo 0,7% nel 2024, mentre la stima per il 2025 è stata leggermente rivista al ribasso, con una crescita prevista dello 0,8%. Questo dato pone l’Italia in una posizione migliore rispetto alla Germania, che dovrebbe vedere una crescita pari a zero per il prossimo anno (-0,2 punti percentuali rispetto alle previsioni di luglio).
Secondo l’FMI, l’economia italiana beneficerà soprattutto della domanda interna alimentata dai fondi del Pnrr, mentre la Germania soffrirà a causa di una persistente debolezza del settore manifatturiero.
Previsioni di crescita per la Germania e debito pubblico in aumento
Le previsioni per la crescita tedesca nel 2025 indicano un incremento dello 0,8%, ma anche in questo caso, l’FMI ha rivisto al ribasso le stime di -0,5 punti percentuali rispetto alle previsioni precedenti.
Parallelamente, il debito pubblico italiano è previsto in aumento: si stima che raggiungerà il 136,9% del Pil nel 2024, rispetto al 134,6% del 2023, per poi salire al 138,7% nel 2025 e arrivare al 142,3% nel 2029. Anche il deficit rimarrà elevato, con previsioni di un 4,0% nel 2024 e una leggera riduzione al 3,8% nel 2025, fino a scendere al 3,1% nel 2029.
Domanda interna e Pnrr a sostegno della crescita italiana
Nonostante le preoccupazioni per il settore manifatturiero che colpiscono sia l’Italia che la Germania, l’economia italiana sembra essere sostenuta dalla domanda interna e dagli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
L’FMI sottolinea come la debolezza industriale rappresenti un freno per entrambe le economie, ma l’Italia ha la possibilità di superare questo ostacolo grazie ai fondi del Pnrr, che dovrebbero fornire un contributo significativo alla crescita economica.
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