Svolta epocale per il Movimento 5 Stelle. Con il 72,08% dei voti favorevoli, gli iscritti hanno approvato la modifica della regola del limite dei due mandati, una delle questioni più divisive tra Giuseppe Conte e il fondatore Beppe Grillo. Tra le decisioni dell’Assemblea anche l’eliminazione del garante, l’apertura alle alleanze e la dichiarazione del Movimento come forza “progressista indipendente”.
Una nuova era per il M5S
Modifica del limite dei due mandati
Il 72,08% degli iscritti ha detto sì alla modifica della regola che limita i mandati elettivi a due. Le opzioni approvate includono l’elevazione a tre mandati e deroghe per ruoli come sindaco e presidente di Regione. La votazione rappresenta una rottura con uno dei principi fondanti del Movimento e apre alla valorizzazione di competenze ed esperienze, come sottolineato da Conte.
Eliminato il garante e nuovi equilibri interni
Con il 63,24% dei consensi, gli iscritti hanno votato per eliminare la figura del garante, segnando un netto distacco dalla figura di Grillo. Questo cambiamento ridefinisce la governance del Movimento, affidando al Consiglio nazionale e al presidente più responsabilità.
Progressisti indipendenti e apertura alle alleanze
Gli iscritti si sono dichiarati “progressisti indipendenti” (oltre il 50% dei voti), una presa di posizione politica che Conte definisce “radicale nei valori, pragmatica nelle soluzioni”.
Sulle alleanze, il 92,4% ha stabilito che potranno essere strette solo sulla base di accordi programmatici precisi. Questa apertura rispecchia una strategia più flessibile e collaborativa, come dimostrato dal richiamo alla “testarda unità” citata da Conte.
Pagamenti digitali e regole interne rinnovate
Gli iscritti hanno votato per promuovere la progressiva abolizione dell’uso del denaro contante e incentivare i pagamenti digitali (65,3%). Inoltre, sono state introdotte nuove regole per il ruolo di presidente, che sarà compatibile con incarichi di premier o ministro e limitato a persone senza affiliazioni ad altri partiti nei dieci anni precedenti.
Conte: “Non mollo finché ci sarete voi”
“Il fuoco è vivo, il M5S è un vento forte” ha dichiarato Giuseppe Conte, celebrando le scelte dell’Assemblea come un segnale di rinnovamento e partecipazione. L’ex premier ha anche lanciato una stoccata a Grillo, criticando le sue interferenze.
La risposta di Grillo: “Da francescani a gesuiti”
Non si è fatta attendere l’ironia del fondatore. Con una frase apparsa sul suo stato WhatsApp – “Da francescani a gesuiti” – Grillo ha espresso il suo dissenso verso la “deriva progressista” del Movimento, rimarcando l’allontanamento dai valori originali.
Leggi le notizie di Piazza Borsa
Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social Facebook, Twitter e LinkedIn