Pnrr - Europa

“La nostra collocazione internazionale nel cuore dell’Ue, della Nato, del G7 è solida e senza tentennamenti. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi del Pnrr e sono certo che continueremo così”. Lo ha detto il premier Mario Draghi.

Conseguiti i 45 traguardi, si pensa al 2023

Sono stati conseguiti nei tempi previsti tutti i 45 traguardi e obiettivi indicati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il primo semestre 2022. Lo rende noto il Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha quindi inviato alla Commissione europea la richiesta relativa al pagamento della seconda rata dei fondi del Pnrr del valore complessivo di 24,1 miliardi di euro, di cui 11,5 miliardi di contributi a fondo perduto e 12,6 miliardi di prestiti. L’importo effettivo che sarà erogato è pari a 21 miliardi di euro (suddivisi fra 10 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti), al netto di una quota che la Commissione trattiene su ogni rata di rimborso, pari al 13% del prefinanziamento ricevuto ad agosto 2021 dall’Italia. L’erogazione delle risorse da parte della Commissione europea avverrà nei prossimi mesi all’esito dell’iter di valutazione previsto dai regolamenti.

La ripartizione

Al 30 giugno, il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), responsabile di interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dal Piano Nazionale Complementare (Pnc) per complessivi 61,4 miliardi di euro, ha emanato atti di ripartizione e assegnazione delle risorse per 60,6 miliardi di euro, pari al 98,6% del totale.

È quanto emerge dal monitoraggio periodico sull’attuazione del Pnrr e del Pnc di competenza del Ministero, responsabile del raggiungimento, entro il 2026, di 57 tra traguardi (milestones) e obiettivi (target) del Pnrr (47 investimenti e 10 riforme) e di 170 target relativi ai 22 investimenti del Pnc.

Pnrr: 100% dei target raggiunti

Nello specifico, il dicastero guidato dal ministro Enrico Giovannini ha raggiunto 13 obiettivi (9 europei e 4 target intermedi) corrispondenti al 100% di quelli previsti per il 2021 e per il primo semestre del 2022. Inoltre, ha persino realizzato tre target con scadenza a dicembre 2022. Non ci sono infine problemi nel conseguimento degli ultimi due obiettivi previsti per il quarto trimestre del 2022, che riguardano la riforma delle concessioni portuali e l’affidamento lavori per l’alta velocità ferroviaria Napoli-Bari e Palermo-Catania, in quanto gli atti preliminari sono stati già adottati.

Pnc: sei obiettivi non realizzati

Scenario differente per il Piano nazionale complementare, di cui sono stati raggiunti solo 25 dei 31 target attesi per il primo semestre 2022. I sei mancanti sono in gran parte legati a interventi per i quali (dopo la comunicazione effettuata nell’ultimo trimestre del 2021) si attende, a breve, l’autorizzazione della Commissione europea. Si tratta di investimenti per l’upgrading e il refitting delle navi e l’acquisto di mezzi interoperabili e la realizzazione di raccordi per il trasporto ferroviario delle merci. Infine, dopo che la prima gara per l’acquisto di tre navi da impiegare nello Stretto di Messina era andata deserta, Rfi ha provveduto a pubblicare un nuovo bando prevedendo risorse aggiuntive per l’acquisto di due navi con l’opzione per una terza.

Le preoccupazioni

Secondo gli osservatori ci sarebbero invece preoccupazioni nella Commissione relativamente agli obiettivi del Pnrr nel secondo semestre dell’anno. Qui il compito si distribuisce in molti rivoli, riguarda le centinaia di progetti che vanno attuati sul territorio. La maggior parte dei quali, ricadono sotto la responsabilità degli enti locali, Comuni, soprattutto, e Regioni. Le difficoltà dunque si moltiplicano. Su questa capacità di realizzare i progetti pare che a Bruxelles esprimano due ordini di preoccupazioni.
La prima riguarda il rischio che la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 2023 distolga attenzione e energie e focalizzazione per raggiungere gli obiettivi.
La seconda preoccupazione sottolineata da più parti anche in Italia, riguarda i dubbi sulla dotazione di personale nei Comuni con gli strumenti e le capacità necessarie ai progetti. Un passo per volta.