Pnrr

Il Pnrr, pensato come strumento per ridurre il gap tra le aree dell’Ue, si è trasformato in una distribuzione a pioggia di fondi. Il Sud Italia, e in particolare i suoi sindaci, chiedono all’Europa una distribuzione coerente con la ‘mission’ del NextGenerationEu per un vero rilancio infrastrutturale, sociale e competitivo dell’Italia Meridionale.

La richiesta arriva al Parlamento Europeo

Garantire un’equa ripartizione territoriale del NextGenerationEu nel quadro del Pnrr, assegnando alle regioni del Sud il 70% del totale. È la richiesta che presenterà questa settimana alla commissione Petizioni del Parlamento europeo, fra gli altri, la ‘Rete dei Sindaci del “Recovery Sud”‘. Secondo i firmatari, la distribuzione dei fondi europei “dovrebbe basarsi sui criteri stabiliti per il conseguimento dei massimi livelli di coesione economica, sociale e territoriale”, si legge nel testo della richiesta.

La priorità nell’assegnazione dei fondi dovrebbe quindi essere accordata alle regioni più svantaggiate, anche per attenuare l’impatto socioeconomico della pandemia. Perciò i firmatari contestano l’attuale Pnrr, che assegna alle regioni meridionali il 40% delle risorse disponibili e che comporterebbe il rischio di acuire le disparità. Giovedì 8 settembre, a partire dalle ore 12, ci sarà una conferenza stampa dei petenti insieme all’europarlamentare Piernicola Pedicini (Greens/Efa), a margine dei lavori in commissione Petizioni.