Stellantis Panda Pomigliano Tavares

Stellantis: Carlos Tavares conferma l’impegno in Italia e la possibile estensione della produzione della Panda a Pomigliano, ma a condizione che i cinesi non entrino nel mercato. Le dichiarazioni dell’Amministratore delegato del gruppo automobilistico sembrano essere un messaggio rivolto al Governo Meloni che, negli ultimi giorni, starebbe provando a chiudere accordi con case automobilistiche cinesi o, addirittura, di Tesla.

Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, in tutta risposta a queste ricorrenti voci, ha ribadito l’impegno del gruppo automobilistico in Italia e ha aperto alla possibilità di estendere la produzione della Panda a Pomigliano fino al 2030. Attualmente, la produzione della celebre city car nella fabbrica campana è programmata fino al 2027. Queste dichiarazioni sono emerse in un contesto di confronto costruttivo con i sindacati, dove Tavares ha sottolineato l’importanza del dialogo sincero e rispettoso.

Tavares, ‘non ce ne andremo, sono solo fake news’

“Ci sono fake news che dicono che Stellantis se ne va dall’Italia. Noi qui ci sentiamo a casa. Siamo i leader di questo mercato con più del 34% di quota. Non abbiamo alcuna intenzione di andarcene dall’Italia, stiamo investendo pesantemente, abbiamo progetti, idee la capacità per tenere fede ai nostri impegni”. Lo ha detto Carlos Tavares, ad di Stellantis. “Dicono che non siamo interessati e si chiamano per questo i cinesi. Sono fake news” ha aggiunto.

“Le fake news aprono la finestra per fare entrare i cinesi, ma noi abbiamo intenzione di rafforzare la nostra leadership nel Paese”, ha aggiunto Tavares. “Vogliamo aiutare i lavoratori a combattere contro queste fake news. Con grande rispetto e in modo amichevole voglio dire che non posso che chiedervi, pregarvi, supplicarvi, di chiuderla con le fake news e lasciare lavorare le persone che meritano il nostro sostegno. Se non facciamo questo cambiamento scompariremo perché è la legge darwiniana” ha affermato l’ad di Stellantis.

Tuttavia, Tavares ha anche messo in guardia sulle conseguenze dell’arrivo di competitor cinesi in Italia, evidenziando la pressione che ciò potrebbe esercitare sulla quota di mercato di Stellantis e la necessità di ridurre i costi per mantenere la competitività. Ha sottolineato che, in una situazione di perdita di quote di mercato, potrebbe essere necessario ridurre il numero di stabilimenti.  “Introdurre la concorrenza cinese è una grande minaccia per Stellantis. Noi combatteremo, ma quando si combatte possono esserci vittime. Non aspettatevi che usciremo vincitori senza cicatrici” ha concluso.

____________________________________________

Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social Facebook, TwitterLinkedIn