Anac

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha stabilito che le proroghe reiterate nella gestione del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani per un periodo superiore ai due anni sono incompatibili con la normativa di settore e con i principi europei di trasparenza e concorrenza. L’intervento dell’Anac è giunto al termine di un procedimento di vigilanza su un importante Comune calabrese, avviato a seguito di un esposto.

L’Autorità ha evidenziato che gli affidamenti effettuati dal Comune non sono stati giustificati da circostanze eccezionali o imprevedibili, come previsto dalla legge. Entrambe le procedure negoziate senza bando si sono discostate dalle norme che mirano a garantire la concorrenza e, secondo l’Anac, sono imputabili a errori dell’amministrazione. In particolare, la proroga tecnica è stata considerata illegittima, essendo derivata da un affidamento iniziale già non conforme a legge.

La nota dell’Anac richiama l’importanza di considerare la proroga come un’eccezione, ammissibile solo in casi di emergenza oggettiva non imputabili alle amministrazioni. Per evitare il ripetersi di simili situazioni, l’Autorità ha richiesto al Comune di interrompere la gestione in proroga e di adottare misure correttive volte a garantire la trasparenza e la correttezza nella futura gara d’appalto.

L’Anac ha inoltre sottolineato che la mancata selezione di almeno cinque operatori economici nelle procedure negoziate ha disatteso le regole fondamentali volte a preservare la concorrenza. La violazione di tali principi mina la fiducia nell’uso corretto delle risorse pubbliche e compromette la qualità dei servizi essenziali.


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