Mari Muscarà Elezioni Regionali

Le elezioni regionali campane sono un rebus. Lo sono perché ancora la data non è certa tra fine 2025 e prima parte del 2026 ma anche perché dal punto di vista politico, nei vari schieramenti, gli scenari sono tutti da definire. Su tali temi abbiamo chiesto un commento alla consigliera regionale Maria Muscarà (Gruppo Misto) protagonista di tante battaglie dai banchi dell’opposizione.

 

De Luca ha detto di candidarsi anche se non avrà l’appoggio del Pd. Per farlo bisogna modificare la legge elettorale regionale come fece Zaia in Veneto. Si fa praticamente la conta di chi voterebbe il provvedimento tra i suoi e le opposizioni. Che ne pensa?

“De Luca non accetta ordini da nessuno e soprattutto da coloro che per anni sono stati i suoi servi. Io sono per il no al terzo mandato anche se non trovo giusto che questa regola valga solo per i governatori ed i sindaci. Se ci deve essere il limite dei due mandati, deve valere anche per tutti coloro che siedono a Roma e che una volta arrivati lì non si staccano dalla poltrona per decenni”. 


Consigliera Muscarà, se si dovesse arrivare al voto in aula lei come si posizionerebbe? 

“Razionalmente sono per il no. Ma se devo fare una valutazione di opportunità, in questo momento votare sì a De Luca, cosa che non ho ancora deciso e che richiede una riflessione attenta, significherebbe finalmente spaccare la sinistra e in questo modo far crollare il mondo di interessi, prebende e favori che hanno costruito in questo 10 anni. Sarebbe opportuno metterli in campo entrambi. Da una parte il Pd di De Luca con le caratteristiche che ben conosciamo e che non abbiamo apprezzato dall’altra il Pd che è stato con lui fino a pochi giorni fa”. 


Il campo largo sembra solo un ricordo dopo il no di Conte a Renzi. Una sinistra spaccata chi aiuterebbe di più, De Luca o il centro destra?

“A mio avviso a beneficiarne maggiormente sarebbe il centro destra”.

 

Nel centro destra la discussione pure è aperta. Si era fatto avanti Martusciello di Forza Italia dopo le 100mila preferenze alle europee ma nella coalizione non tutti sono d’accordo. Secondo lei troveranno la quadra per andare uniti e giocarsela?

“Non saprei rispondere. Sono estranea a questi ragionamenti. Credo solo che come per il governo ed in altre regioni, il centro destra andrà unito”.

 

Nell’ambito Pd più Movimento 5 Stelle in passato girava il nome di Manfredi ma il sindaco di Napoli ha detto che resta al suo posto. Ora spunta Fico. Che ne pensa?

“Se si dovesse decidere che la Campania dovrà andare al centro destra, candideranno Fico o Costa. In questo modo il Pd eviterebbe un suicidio politico in prima persona”. 

Lei si ricandiderà?

“Non ho ancora deciso. Lo farei solo se individuassi un partito che merita il mio sostegno. Vorrei che nascesse un movimento senza appartenenze politiche ma che possa essere un valido sostegno per il Sud. Bisogna mettere al centro gli interessi e le esigenze di napoletani e campani. Tutti altri scenari e ragionamenti dipenderanno se si cambierà la legge elettorale e la soglia di sbarramento. Ma se non c’è la prospettiva che auspico, lascio e mi dedico alla vita privata senza restare attaccati alla poltrona”.

di M.OLA

 


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