La corsa alle elezioni regionali in Campania entra nel vivo con una situazione di stallo nel centrodestra, mentre il fronte del centrosinistra e il Movimento 5 Stelle hanno trovato un’intesa sul nome di Roberto Fico. L’ex presidente della Camera si prepara a raccogliere il testimone del presidente uscente Vincenzo De Luca, alla guida della Regione da due mandati, e a sfidare l’alleanza di centrodestra guidata dalla premier Giorgia Meloni.
Proprio sul fronte del centrodestra, l’ufficializzazione del candidato continua a tardare. Nonostante il nome del viceministro Edmondo Cirielli circoli con insistenza come opzione più probabile, la sua candidatura non sembra riscuotere un unanime e convinto consenso, il che spiegherebbe il ritardo nella sua designazione. Questa incertezza strategica si contrappone alla compattezza mostrata dal centrosinistra, che ha chiuso la trattativa definendo il proprio capofila, tra giochi di potere e polemiche per nomine “telefonate” e liste “reclamate”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, ha cercato di ridimensionare la situazione, affermando che la scelta del candidato per la Campania, insieme a quelle per Veneto e Puglia, arriverà prima del voto nelle Marche e in tempi “più che compatibili con la campagna elettorale”. Bignami ha sottolineato che il centrodestra dispone di “diverse personalità di grande solidità e capacità amministrativa” e che il partito “non è particolarmente turbato da quello che accade nel centrosinistra”.
Tuttavia, l’assenza di un nome forte e condiviso in Campania non è l’unica sfida per l’alleanza. Per il Veneto, Bignami ha definito il vicesegretario della Lega Alberto Stefani come un nome “importante e più che apprezzabile”, ribadendo che FdI non rivendica a priori la candidatura, nonostante sia il primo partito, per rispetto dei territori. Questo approccio, volto a valorizzare la storia e le autonomie locali, potrebbe spiegare la cautela nel procedere con una scelta che, in Campania, potrebbe non essere vista come la migliore.
Mentre il centrosinistra ha trovato il suo leader e si prepara a dare battaglia, il centrodestra in Campania si trova a un bivio: puntare su un nome solido ma privo di un forte slancio, come Cirielli, o continuare la ricerca di un profilo in grado di galvanizzare l’elettorato e contendere la regione a una coalizione che si presenta ora più unita che mai. La scelta potrebbe in extremis convergere verso Mara Carfagna, ma anche questa sembrerebbe un’ipotesi poco percorribile.
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