Attestazione Isee - assegno di inclusione

I Btp fuori dal calcolo Isee. E’ quanto previsto dalla manovra 2024 che prevede di escludere i buoni dal calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente.
La misura prevista nel pacchetto per la famiglia proposta da Roccella, all’articolo 39 della Legge di bilancio, introduce la novità ai fini del calcolo del reddito. Per ora, in attesa del testo definitivo della manovra, si tratta di un titolo parte del pacchetto famiglia proposto dal Ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella.

Fino a oggi, tutti i titoli di Stato contribuiscono a determinare il calcolo per il requisito patrimoniale ai fini Isee. Nello specifico, si fa riferimento a “titoli di stato italiani, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi, nonché il valore dei conti correnti, delle azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (O.I.C.R.) italiani o esteri, delle partecipazioni azionarie in società italiane ed estere quotate in mercati regolamentati e altro”. In sostanza, tutti gli investimenti finanziari concorrono allo stesso modo a determinare il patrimonio a disposizione.

La nuova norma

Escludere i Btp dal calcolo dell’Isee vuol dire imprimere una forte spinta a comprare titoli di Stato italiani, che possono così beneficiare di un evidente vantaggio competitivo rispetto alle altre forme di investimento. I piccoli risparmiatori vengono così incentivati a scegliere i Btp, anche prescindendo dai calcoli che abitualmente si fanno mettendo sul piatto della bilancia da una parte il rischio e dall’altra il rendimento. Il solo fatto di non incidere sul calcolo dell’Isee può consentire di aggiungere al rendimento reale il beneficio che si ottiene accedendo a una maggiore quantità di servizi offerti a prezzi più bassi.

Finalità e critiche

La misura intende incentivare l’investimento dei risparmiatori italiani, avviando la sottoscrizione di Btp e di altri titoli di Stato, in un momento in cui, da una parte, gli acquisti della Bce stanno venendo meno e, dall’altra, sia le banche sia i grandi investitori esteri appaiono un po’ più restii all’investimento in obbligazioni italiane.

L’altra faccia della medaglia, però, è offrire ‘vantaggi’ ai detentori di grandi patrimoni – investiti in Bot e Btp – a discapito di chi dispone di meno risorse.