Un’esplosione devastante si è verificata questa mattina presso un deposito Eni a Calenzano, vicino Firenze, causando due vittime, nove feriti – tre dei quali in condizioni critiche – e tre dispersi. L’episodio, avvenuto intorno alle 10:22, ha scosso profondamente la comunità locale e sollevato interrogativi sulle condizioni di sicurezza in ambito lavorativo.
Secondo le prime ricostruzioni, la deflagrazione sarebbe stata provocata da una perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. L’area è stata immediatamente posta sotto sequestro dagli inquirenti, mentre il procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli, ha annunciato l’apertura di un procedimento penale per accertare eventuali responsabilità.
La colonna di fumo, visibile anche dai comuni limitrofi, ha destato preoccupazione per le possibili ricadute ambientali. Tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT) sono sul posto per monitorare l’aria e i corsi d’acqua vicini. Le prime rassicurazioni indicano che il calore e il vento abbiano favorito la dispersione degli inquinanti, ma le verifiche continueranno nelle prossime ore.
Le operazioni dei Vigili del Fuoco sono state cruciali per contenere le fiamme, evitando che si propagassero ai vicini serbatoi di carburante. Le autorità hanno evacuato 15 aziende e strutture limitrofe, come una piscina e un palazzetto dello sport, mentre il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato un alert per un raggio di 5 km, invitando la popolazione a tenere chiuse le finestre e a non avvicinarsi alla zona.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso il proprio cordoglio per le vittime e la vicinanza ai feriti e alle loro famiglie, sottolineando l’importanza del lavoro incessante dei soccorritori. Il Presidente di Confapi, Cristian Camisa, ha ribadito la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, definendo inaccettabile che si perda la vita durante l’attività lavorativa.
La circolazione ferroviaria, inizialmente interrotta, sta gradualmente riprendendo, seppure con rallentamenti, grazie al lavoro delle autorità competenti. Anche l’uscita Calenzano dell’autostrada A1 è stata riaperta nel pomeriggio.
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