Concessioni balneari - spiagge settembre vacanze

L’estate si avvicina e con essa l’attesa per le tanto desiderate vacanze al mare, ma quest’anno i turisti potrebbero dover fare i conti con tariffe sempre più salate per accaparrarsi un posto in prima fila sulla spiaggia.

L’inchiesta annuale condotta da Altroconsumo ha analizzato i costi dei 211 stabilimenti balneari in 10 città italiane, rivelando un trend preoccupante di continui aumenti delle tariffe. La situazione, già compromessa negli anni passati con un aumento medio del 5% nel 2023 e del 10% nel 2022, sembra non arrestarsi, alimentando la preoccupazione tra i consumatori.

Secondo i dati raccolti, il costo medio per la prima fila sulla sabbia si attesta sui 226 euro, una cifra che diminuisce man mano che ci si sposta verso le file posteriori: 210 euro per la seconda fila, 199 per la terza e 186 euro dalle file successive. Tuttavia, le variazioni rispetto all’anno precedente non sono uniformi: se alcune località come Lignano, Taormina e Giardini Naxos mantengono le stesse tariffe dell’anno precedente, altre registrano aumenti significativi.

A guidare la classifica dei prezzi più alti troviamo Alassio, dove per assicurarsi un posto in prima fila bisogna sborsare ben 392 euro, seguita da Gallipoli con 289 euro e Alghero con 239 euro. Mentre località come Rimini e Viareggio registrano un aumento del 4% e del 5% rispettivamente, a Senigallia, nonostante un aumento dell’8%, si rimane sulla fascia più economica, con la prima fila che costa 155 euro.

Il problema principale sembra essere la mancanza di concorrenza nel settore. La questione delle concessioni balneari è al centro del dibattito, con la necessità di riformare il sistema di rilascio dei permessi per favorire l’ingresso di nuovi operatori e ridurre i prezzi elitari degli stabilimenti attuali. Attualmente, la situazione di stallo, con le concessioni che rimangono nelle mani degli stessi operatori, continua a influenzare negativamente i costi dei lettini e degli ombrelloni, rendendo le vacanze al mare sempre più esclusive e onerose per i consumatori.

In risposta a questa situazione, Altroconsumo ha lanciato una petizione per una riforma del settore “spiagge”, con l’obiettivo di aprire le spiagge anche a nuovi proprietari e garantire prezzi più accessibili per tutti i turisti.

Se da un lato le spiagge italiane continuano ad essere tra le mete più ambite per le vacanze estive, dall’altro i costi sempre più elevati rischiano di escludere una parte della popolazione e di compromettere il diritto di tutti a godere del mare. È quindi fondamentale agire tempestivamente per garantire una maggiore concorrenza nel settore e rendere le spiagge accessibili a tutti, affinché le vacanze restino un momento di svago e relax per tutte le tasche.

____________________________________________

Leggi le notizie di Piazza Borsa

Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social FacebookTwitter e LinkedIn