La crisi occupazionale che coinvolge Trasnova, azienda dell’indotto Stellantis, si aggrava ulteriormente dopo la comunicazione ufficiale del colosso automobilistico. Stellantis ha confermato a Trasnova che la commessa non sarà rinnovata, suggerendo all’azienda di richiedere al Ministero del Lavoro la Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) per cessazione di attività.
Questa decisione ha innescato una reazione immediata da parte di Trasnova, che ha annunciato al sindacato l’intenzione di inviare già nella giornata di domani le lettere di licenziamento ai lavoratori coinvolti. La situazione ha generato forte preoccupazione tra i dipendenti, che da giorni protestano a Pomigliano d’Arco per rivendicare il proprio diritto al lavoro.
Mauro Cristiani, segretario generale Fiom Napoli, e Mario Di Costanzo, responsabile del settore automotive Fiom Napoli, hanno commentato duramente la posizione assunta da Stellantis. In una nota congiunta, hanno evidenziato come le scelte del gruppo rappresentino una continuità con la strategia portata avanti dall’amministratore delegato Carlos Tavares, orientata alla massimizzazione della redditività finanziaria a scapito delle realtà dell’indotto.
I rappresentanti sindacali hanno anche puntato il dito contro il governo, invitandolo a intervenire con azioni concrete per salvaguardare l’occupazione e rilanciare il settore automotive in Italia. In particolare, Cristiani e Di Costanzo hanno richiamato il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, alle sue responsabilità, sottolineando come le rassicurazioni fornite recentemente in Parlamento debbano essere seguite da misure efficaci.
Il prossimo appuntamento cruciale è previsto per il 17 dicembre, data in cui si terrà un incontro al ministero del Made in Italy. Secondo la Fiom, sarà fondamentale garantire la presenza di Stellantis al tavolo delle trattative, per affrontare direttamente le questioni legate al futuro dei lavoratori di Trasnova e più in generale dell’intera filiera produttiva del settore automotive.
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