Secondo i dati rilasciati da Terna, il periodo di ora legale del 2024, in vigore da marzo a ottobre, ha portato importanti risparmi energetici ed economici al sistema elettrico italiano. Durante i sette mesi, l’adozione dell’ora legale ha permesso una riduzione di 340 milioni di kWh nei consumi di elettricità, equivalente al fabbisogno annuale di circa 130 mila famiglie. Questo risparmio si traduce in un valore economico di oltre 75 milioni di euro, riducendo così il costo energetico per il paese e per i cittadini.
Benefici ambientali significativi
I vantaggi dell’ora legale non sono solo economici ma anche ambientali: 160mila tonnellate di CO2 sono state evitate grazie al minor consumo energetico, riducendo l’impatto ambientale e contribuendo agli obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione. “Ogni piccola misura per risparmiare energia e ridurre le emissioni conta. L’ora legale è uno strumento semplice ma molto efficace per raggiungere questi obiettivi”, ha dichiarato un portavoce di Terna.
Un risparmio continuo dal 2004
Dal 2004 al 2024, i dati di Terna mostrano un impatto significativo del risparmio energetico accumulato grazie all’ora legale. Negli ultimi vent’anni, l’adozione dell’ora legale ha portato a una riduzione totale dei consumi di oltre 11,7 miliardi di kWh, con un risparmio di circa 2,2 miliardi di euro per i cittadini italiani. L’analisi, basata sul costo medio del kilowattora, ha confermato che il costo medio dell’energia per il cliente domestico tipo in maggior tutela nel 2024 è stato di 22,2 centesimi di euro per kWh, secondo i dati dell’ARERA.
Bilancio finale e futuro
Con il ritorno all’ora solare fissato per il prossimo 27 ottobre, l’analisi dei benefici derivanti dall’ora legale apre alla riflessione su una possibile adozione definitiva dell’ora legale in futuro. Il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni offrono una valida motivazione per continuare a considerare misure come questa per il miglioramento dell’efficienza energetica.
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