Capodichino Napoli turismo Volotea

Il turismo, termometro della situazione economica del nostro Paese e settore strategico, è in crescita per il ponte dell’8 dicembre ma non fa segnare il tutto esaurito. I livelli pre pandemia sembrano ancora lontani, ma gli operatori si ritengono moderatamente soddisfatti in virtù delle perdite degli scorsi anni.

Nel primo ponte di dicembre che anticipa le tradizionali vacanze di Natale, gli italiani hanno scelto località di montagna e città d’arte.  In generale, la saturazione dell’offerta ricettiva tra il 7 e l’11 dicembre dovrebbe attestarsi al 71%, per un totale di circa 4,5 milioni di pernottamenti per un giro d’affari da 4,4 miliardi. Emerge da un’analisi condotta da Cst – Centri Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti sulla disponibilità di camere e altre sistemazioni sui vari portali delle Online Travel Agencies.

Le mete più richieste

Il movimento di turisti per il Ponte dell’Immacolata è atteso per tutte le tipologie di destinazione, anche se località montane e mete culturale rimangono le più gettonate. In particolare, il tasso di occupazione delle strutture delle aree montane si attesta all’82%, mentre quello delle città d’arte è al 78% con punte di oltre il 90% per alcune realtà. Al di sotto della media, invece, le prenotazioni nelle strutture delle località marine, termali e dei laghi. I risultati, inoltre, indicherebbero un trend abbastanza diversificato tra le macroaree del Paese. In assoluto, le regioni che presentano un maggior dinamismo sono quelle del Nord Italia e del Centro.

Potrebbe trattarsi di un rallentamento fisiologico della domanda prima delle vacanze natalizie, ma ad oggi resta il dato rilevante di un 2022 che ha registrato una significativa crescita del mercato.

I dettagli

Secondo i dati provvisori relativi ai primi 8 mesi dell’anno (gennaio-agosto 2022), il numero dei pernottamenti in Italia è aumentato del +46,2%, avvicinandosi ai livelli del 2019 (-11,5%). Le presenze dei turisti stranieri, rispetto al 2021, sono cresciute del +110,8%, anche se la distanza con i valori del 2019 segna ancora il -15,5%. Invece, le presenze degli italiani sono aumentate del +14,9%, con una differenza rispetto al 2019 del -7,6% Nei prossimi mesi si avrà un quadro più preciso della movimentazione del mercato, ma i dati provvisori tendono a confermare il consolidamento della ripresa, sostenuta soprattutto dalla crescita del turismo internazionale.