Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha autorizzato i Commissari straordinari di Acciaierie d’Italia in AS e ILVA in AS ad avviare una negoziazione in via preferenziale con la cordata azera guidata da Baku Steel Company (BSC) e Azerbaijan Business Development Fund (ABDF).
L’ok del Ministero, su indicazione del ministro Adolfo Urso, è arrivato in seguito alla richiesta avanzata il 21 marzo dalle due terne commissariali e al parere favorevole espresso dal Comitato di Sorveglianza.
Sul futuro del gruppo interviene la Fiom-Cgil, per voce del responsabile nazionale siderurgia Loris Scarpa, che chiede un confronto con i sindacati: “La discussione sul subentro nella gestione commissariale non può avvenire senza di noi”.
Scarpa sottolinea che durante l’ultimo incontro a Palazzo Chigi si era parlato di un coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, ma che fino a questo momento i sindacati sono stati esclusi dalla trattativa.
“Baku non può ignorare il sindacato in Italia”, afferma Scarpa, ribadendo che il confronto deve partire subito, affrontando due temi fondamentali: il mantenimento dei livelli occupazionali e la transizione industriale.
Secondo la Fiom, il piano industriale della cordata azera deve essere discusso con trasparenza: “Dove intendono investire i miliardi di euro promessi? Qual è il loro progetto per il futuro degli impianti?”. Il sindacato teme che la trattativa possa ripercorrere esperienze già viste in passato, con accordi siglati senza il coinvolgimento delle parti sociali e successivamente contestati.
Scarpa lancia un appello al governo affinché rispetti gli impegni presi e garantisca un negoziato aperto e partecipato, evitando di replicare le criticità delle precedenti gestioni.
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