Il Governo si prepara a sostenere il settore delle edicole, in difficoltà a causa della crisi della distribuzione della stampa, con uno stanziamento di 17 milioni di euro. L’annuncio arriva dal Dipartimento per l’Editoria, con il Sottosegretario all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, che ha spiegato i dettagli dell’intervento in un’intervista rilasciata a Il Messaggero.
Le risorse, che saranno inserite in un Dpcm da varare entro fine marzo, verranno ripartite in due direzioni: una parte sarà destinata ai distributori che operano nei comuni con meno di 5.000 abitanti, in particolare nelle aree interne, dove la sostenibilità economica della distribuzione della stampa è sempre più compromessa. L’altra parte dei fondi sarà invece assegnata agli esercizi commerciali che, pur non essendo edicole, vendono giornali nei piccoli centri.
Barachini ha sottolineato l’importanza di questi interventi per mantenere e potenziare la rete di distribuzione dei quotidiani su tutto il territorio nazionale. L’Italia conta oltre 8.000 comuni, molti dei quali di piccole dimensioni, e garantire l’accesso all’informazione è una priorità per il Governo. “Vogliamo dare continuità alle misure messe in campo negli anni precedenti, sostenendo qualunque punto di distribuzione dei quotidiani per incrementare la capillarità e la diffusione dell’informazione”, ha dichiarato il Sottosegretario.
Le edicole e gli esercizi commerciali interessati potranno accedere ai contributi presentando apposita domanda, con tempi di erogazione previsti entro due o tre mesi, dato il carattere urgente dell’intervento.
Barachini ha inoltre ricordato l’impegno del Governo nella diffusione dell’informazione tra gli studenti, sottolineando che da anni le scuole che desiderano abbonarsi a quotidiani, riviste o settimanali non devono sostenerne il costo, poiché questo viene coperto direttamente dal Dipartimento per l’Editoria. Un’iniziativa che, insieme a una semplificazione delle procedure, mira a rafforzare il legame tra i giovani e il mondo dell’informazione.
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