Amazon drone

“Siamo entusiasti di annunciare che entro le fine del 2024 lanceremo le consegne con il nuovo drone Mk30 in Italia e nel Regno Unito”. Lo ha dichiarato il vicepresidente di Prime Air, David Carbon, in occasione dell’evento di Amazon ‘Delivering the Future’ a Seattle.

“Il nostro obiettivo è quello di consegnare entro la fine del decennio con i droni 500 milioni di prodotti nel mondo in un modo che è più sicuro rispetto ad andare in auto al negozio a comprarli”, ha detto Carbon. L’avvio del programma riguarda pacchi fino a un peso di circa 2,26 Kg, dai beni di prima necessità ai prodotti hi tech, e clienti con determinati requisiti.

Robot al servizio dell’uomo

Non solo droni, ma macchinari in grado di evitare sforzi e lavori usuranti, così la società sfrutta la robotica. Sono 750 mila robot mobili di Amazon e migliaia di altri sistemi robotici aiutano a spostare, smistare, identificare e confezionare gli ordini dei clienti.

Questa diffusione della robotica negli ultimi dieci anni, è andata di pari passo con un aumento dell’occupazione e della sicurezza, secondo i dati riportati dal chief technologist di Amazon Robotics, Tye Brady, all’evento Delivering the future dove è stato presentato un progetto con il Mit per studiare l’impatto dell’automazione sul lavoro. Sarebbero state centinaia di migliaia le assunzioni nelle operazioni, nello stesso arco di tempo, con la nascita di oltre 700 categorie di nuovi tipi di lavori qualificati che prima non esistevano all’interno dell’azienda. Inoltre dati aziendali mostrano che i tassi di incidenti erano rispettivamente inferiori del 15% nei siti robotizzati di Amazon rispetto ai siti non robotizzati nel 2022.

“Costruiamo e impieghiamo robot in grado di svolgere attività fisicamente faticose e supportare la sicurezza nelle nostre operazioni”, afferma Brady illustrando le attività per sviluppare tecnologie collaborative a supporto dei dipendenti. .

In particolare attraverso la partnership cpm Massachusetts Institute of Technology, Amazon sosterrà l’espansione della clinica di automazione del Mit, che supporta i ricercatori di ingegneria che lavorano per comprendere meglio come i dipendenti e le organizzazioni sono influenzati dalle tecnologie emergenti come i robot e l’intelligenza artificiale (IA). Il Mit condurrà inoltre uno studio in collaborazione con Ipsos per valutare il sentimento del pubblico e dei dipendenti riguardo all’uso della robotica e dell’intelligenza artificiale in contesti industriali.