“La politica di aumento continuo dei tassi di interesse adottata dalla Bce per combattere l’inflazione è sbagliata: capiamo le esigenze di contenimento dell’inflazione, ma questo non deve portare al rallentamento della crescita del Paese”. Lo dichiara il presidente di Confapi, Cristian Camisa, in una nota.
“Ne stiamo avendo già i primi riscontri da un rallentamento che abbiamo registrato negli ultimi due mesi”, osserva.
“Siamo profondamente insoddisfatti da questa decisione – aggiunge Camisa – la cui conseguenza sarà quella di portare il costo del credito a livelli insostenibili: questo differirà o cancellerà investimenti già previsti dalle imprese e rallenterà il ricorso al canale bancario”. Un’impresa strutturata, considerando un Euribor a 3 mesi sopra il 3,5%, oggi arriva a pagare tassi variabili intorno al 4,5%, mentre per le aziende con il rating più basso arriviamo addirittura al 7% e oltre, secondo Confapi.
L’annuncio della Bce
“Il nostro lavoro non è ancora finito. Escludendo un mutamento sostanziale delle prospettive di inflazione, continueremo a innalzare i tassi a luglio”. Lo afferma la presidente della Bce Christine Lagarde parlando al foruma dell’istituto centrale a Sintra (Portogallo).
“L’impatto complessivo degli incrementi dei tassi decisi a partire dallo scorso luglio, pari a 400 punti base, non si è ancora esplicato appieno” ha aggiunto. “E’ improbabile che nel prossimo futuro la banca centrale sia in grado di dichiarare con assoluta certezza che il livello massimo dei tassi sia stato raggiunto”