Biogas

Il biogas inizia a ‘ingolosire’ anche l’Italia. A Modugno, in provincia di Bari, è stato inaugurato il primo impianto della regione che produce combustibile a partire da rifiuti organici. Secondo quanto riferito da Tersan Puglia, l’impianto è in grado di produrre in un anno circa 900 mila metri cubi di biometano raffinato al 99,5% pronto ad essere immesso nella rete energetica.

Ecosostenibilità ed economia circolare

La Puglia punta sull’ecosostenibilità e sulle fonti alternative. Il ‘tacco’ dello stivale è tra le regioni più virtuose e produttive di energia pulita. L’impianto di Modugno converte in biometano e fertilizzanti la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, associando il riciclo alla produzione di energia. Un procedimento che potrebbe rappresentare nei prossimi decenni la strada giusta verso una catena energetica virtuosa e la decarbonizzazione.

Un settore in crescita

L’industria europea del biometano ha battuto tutti i record nel 2021, raggiungendo quota 1.023 impianti produttivi nell’Ue, compreso il Regno Unito.
Lo annuncia Eba, l’Associazione europea per il biogas e Gie (Gas Infrastructure Europe), secondo cui l’87% dei tali impianti è oggi connesso alla rete europea del gas. L’obiettivo, secondo le due organizzazioni è di portare la produzione europea a 1000 TWh entro il 2050” a fronte dei 32 TWh prodotti nel 2020.

Il boom tra 2018 e 2021

Nel 2018 gli impianti di biometano europei erano 483, per salire poi a 729 nel 2020, anno in cui la produzione è raddoppiata a 32TWh. “Il 2021 – afferma Boyana Achovski, segretario generale di Gie – ha visto una crescita senza precedenti degli impianti europei di biometano”. “Non è una sorpresa aggiunge – considerando l’apporto del biometano nella decarbonizzazione visto che è il solo combustibile rinnovabile disponibile e scalabile in Europa in grado di utilizzare oggi l’infrastruttura di trasporto esistente”. “La produzione combinata di biometano e biogas – sottolinea – può coprire oggi l’intero fabbisogno del Belgio”.

Il ruolo dell’Italia

Francia, Italia e Danimarca sono i Paesi più attivi. In Francia nel 2020 si contavano “almeno 91”, a cui se ne sono aggiunti 123 tra il gennaio e l’ottobre del 2021. Seguono l’Italia e la Danimarca rispettivamente con 11 e 10 nuovi impianti nel 2020.

Come funziona

Gli impianti biogas lavorano utilizzando la digestione anaerobica per produrre biogas partendo dalle biomasse: nel digestore, in assenza di ossigeno, si attivano enzimi e batteri specializzati che fermentano la biomassa, determinando la produzione di biogas. Il ‘prodotto’ viene in seguito sottoposto a un trattamento di upgrading, cioè raffinato in modo da aumentare il contenuto di metano e ridurre quello di anidride carbonica. Al tempo stesso si eliminano tutti gli altri componenti indesiderati e si ottiene il cosiddetto biometano, che può essere immesso in rete.
Il funzionamento di un impianto biogas, le sue tecnologie implicate e strutture, possono variare rispetto al tipo di biomasse utilizzate.

I costi

Una tecnologia ‘giovane’ comporta elevati costi, ma molteplici benefici. Per costruire un impianto da 1000 Kw è necessaria una spesa di circa 5 milioni di euro. Il convertitore di Modugno, ad esempio, ha richiesto l’impiego di 18 milioni di euro, sostenuto dalla Regione.
In Europa negli ultimi anni sono stati stanziati molti incentivi e aiuti economici per sostenere la costruzione degli impianti e la vendita di biogas che da questi ne deriva.

Il costo totale per l’installazione di un impianto a biogas è generalmente abbastanza elevato e varia in base alla produzione di gas che si vuole ottenere, ai volumi delle vasche (per materiali più difficili da fermentare servono volumi più grandi) e al tipo di tecnologie per il carico, il pretrattamento e la miscelazione delle biomasse che vengono usate.

Le prospettive

Pur non rappresentando l’unica strada possibile verso l’autonomia energetica, la produzione di biogas si avvia ad essere una buona soluzione ‘tampone’. Costi contenuti e benefici nel lungo periodo, non solo economici, rendono questi impianti un investimento coraggioso ma – certamente – promettente.