Campi Flegrei

Cresce la preoccupazione dei cittadini per quanto sta avvenendo ai Campi Flegrei. Quella dell’altra notte di magnitudo 4,2 è stata la più forte scossa negli ultimi 40 anni ed è stata avvertita nelle aree circostanti e in diversi quartieri di Napoli. L’attività di bradisismo è in movimento ed il timore è legato alla possibilità di nuove scosse di forte intensità. Se i tecnici da una parte rassicurano sul rischio vulcanico, dall’altra indicano che fin quando il fenomeno è in attività non si possono escludere altri eventi anche di intensità superiore. Fortunatamente non si sono riscontrati danni particolari o feriti ma la preoccupazione cresce.

De Vita (Ingv): “Non ci sono evidenze su rischio eruzione”

“È un fenomeno in atto – dice Sandro De Vita, vulcanologo Ingv, – che in cui a volte viene liberata energia maggiore ed altre minore. Il picco dell’altra notte è paragonabile a quanto avveniva nella crisi del bradisismo degli anni ’80. Attualmente è in corso uno sciame di piccola intensità. Le magnitudo attese non sono eccessivamente superiori all’altra notte, si potrebbe arrivare ad una magnitudo tra 4,5 e 5. Non oltre. In questo momento non sappiamo quanto ancora durerà il bradisismo. Al momento però non abbiamo evidenze circa il rischio di eruzione”.

Il sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi, è in costante contatto con l’Ingv ed annuncia che si sta lavorando all’aggiornamento dei piani di evacuazione. Alcuni ci sono già ma sono obsoleti e vanno rivisti. Sul tema c’è attenzione anche da parte della Protezione Civile regionale, del presidente della Campania, Vincenzo De Luca, attraverso anche riunioni operative, e del ministro competente Musumeci che da Roma è in contatto con tutte le realtà territoriali preposte. Sulla questione non mancano le polemiche sul tema del piano di evacuazione.

Sono passati mesi dall’approvazione dell’ordine del giorno di Forza Italia riguardante l’illustrazione di un nuovo piano di evacuazione – dicono i consiglieri comunali di Napoli Iris Savastano e Salvatore Guangied ancora in Consiglio Comunale non arriva il nuovo piano redatto. Dato quanto sta succedendo in questi giorni, chiediamo all’amministrazione Manfredi e agli uffici di competenza di accelerare urgentemente i tempi di redazione di tale piano e di portarlo immediatamente all’attenzione del consiglio, dunque della città”.

Sul tema interviene anche l’ex sindaco nonché leader di UP, Luigi de Magistris: “Il terremoto dell’altra notte ha scosso una comunità intera, fa seguito ad altri terremoti forti, con uno sciame sismico costante in atto da mesi, sta crescendo la paura di un’eruzione vulcanica, eppure il sindaco di Napoli e della città metropolitana tace. l sindaco è la massima autorità di protezione civile della città ed ha precisi doveri di prevenzione del pericolo e di informazione e comunicazione alla popolazione”.

Intanto per mercoledì 4 ottobre è convocata la Commissione consiliare Protezione Civile del Consiglio Comunale, presieduta da Nino Simeone, alla quale sono stati invitati l’Assessore alle Infrastrutture Cosenza, l’Assessore all’Istruzione Striano, il Dirigente del Servizio Protezione Civile, la Responsabile dell’Area Educazione e il Comandante della Polizia Municipale del Comune di Napoli, insieme a tutte le associazioni di volontariato che si occupano di Protezione Civile sul territorio cittadino, per discutere sulle attività di supporto in tema di Protezione Civile.

“L’obiettivo di questo incontro – dice Simeone – sarà quello di raccogliere le idee e mettere a punto una seria e capillare campagna di comunicazione in tutte le scuole napoletane e presso i luoghi di lavoro, per informare i cittadini, partendo dai ragazzi, su quali siano i corretti comportamenti da adottare nell’eventualità di altri eventi sismici, sia individualmente, sia in famiglia. Ritengo fondamentale che vi sia un migliore coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nella gestione delle emergenze. Lo scopo di questa riunione, senza voler creare alcun allarmismo, vuole appunto essere quello di condividere le informazioni tra la Protezione Civile comunale, la Giunta, il Consiglio comunale, le associazioni di Protezione Civile accreditate e gli Organi scientifici nazionali e regionali”.

di M.OLA.