Nel mese di agosto 2024, il debito delle Amministrazioni pubbliche italiane ha registrato un incremento di 11,9 miliardi, portandosi a 2.962,5 miliardi. È quanto emerge dal rapporto di Bankitalia “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”, che evidenzia come questo aumento sia dovuto principalmente alle maggiori disponibilità liquide del Tesoro, salite di 19,8 miliardi, per un totale di 65,2 miliardi.
L’incremento del debito è stato parzialmente compensato da un avanzo di cassa di 8 miliardi, insieme a piccoli aumenti dovuti alla rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e variazioni nei tassi di cambio, pari a 0,2 miliardi.
“La vita media residua del debito pubblico”, secondo Bankitalia, è rimasta stabile a 7,8 anni, mentre la quota detenuta dalla Banca d’Italia è leggermente calata al 22,7% rispetto al 22,9% di luglio. Invece, la quota detenuta da investitori non residenti è cresciuta al 29,4%, mentre quella di residenti, tra famiglie e imprese non finanziarie, è rimasta stabile al 14,4%.
L’aumento del debito è quasi interamente attribuibile alle Amministrazioni centrali, che hanno visto un incremento di 12,1 miliardi, mentre le Amministrazioni locali e gli Enti di previdenza hanno mantenuto livelli stabili.
Leggi le notizie di Piazza Borsa
Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social Facebook, Twitter e LinkedIn