Dopo venti giorni di detenzione nel carcere di Evin a Teheran, Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata il 20 dicembre scorso, è stata finalmente liberata. L’aereo che la sta riportando in Italia è già decollato dalla capitale iraniana, segnando la fine di una vicenda drammatica che ha suscitato apprensione e angoscia in tutto il Paese.
Il rilascio della reporter è stato il risultato di un intenso lavoro diplomatico e di intelligence. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso “gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia Sala, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi”. La premier ha informato personalmente i genitori della giornalista, condividendo con loro la gioia del lieto fine.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato la liberazione sottolineando come questo risultato sia stato frutto di “diplomazia e lavoro di squadra”, evidenziando il ruolo cruciale delle istituzioni italiane in un contesto internazionale delicato.
Durante la sua detenzione, Cecilia Sala aveva descritto le condizioni terribili vissute in carcere, tra cui il dormire per terra e la privazione degli occhiali. Il suo arresto, secondo le autorità iraniane, sarebbe avvenuto per la presunta violazione delle leggi della Repubblica islamica. Tuttavia, l’arresto è stato circondato da tensioni diplomatiche, in quanto avvenuto in un momento di relazioni difficili tra Iran e Italia.
La notizia della liberazione ha trovato unanime consenso nel mondo politico italiano. La presidente del Senato di turno, Mariolina Castellone, ha annunciato con emozione la liberazione in Aula, accolta da un lungo applauso bipartisan. Anche il vicepremier Matteo Salvini, la segretaria del PD Elly Schlein e altre figure istituzionali hanno espresso il loro sollievo e la loro gioia per il ritorno della giornalista.
Questa vicenda, che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso, si conclude con un lieto fine che conferma il valore dell’impegno diplomatico e della cooperazione internazionale. Il Paese attende con emozione il ritorno di Cecilia Sala, simbolo di resilienza e professionalità in un contesto tanto complesso quanto rischioso.