Parco del Poggio Napoli chioschi

Nella giornata di lunedì, il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato una proposta che consentirà di avviare attività private come chioschi e buvette all’interno dei parchi pubblici della città. L’iniziativa, discussa nel corso della Commissione Salute e Verde presieduta da Fiorella Saggese, permetterà ad aziende e imprenditori di ottenere in gestione porzioni di aree verdi per allestirvi punti di ristoro e somministrazione di cibi e bevande.

L’accordo

In cambio della possibilità di lucro, i privati si impegneranno nella manutenzione e pulizia degli spazi di parco loro assegnati, rispondendo di decoro e igiene delle aree. L’obiettivo dichiarato è quello di riqualificare zone verdi pubbliche spesso degradate, attraverso l’inserimento di attività imprenditoriali che garantiscano migliore fruibilità e vivibilità per i cittadini.

I sostenitori della proposta evidenziano le potenzialità di maggior controllo e presidio del territorio, grazie alla presenza di esercizi commerciali che potranno vigilare su di esso. Inoltre, si punta a valorizzare parchi meno frequentati, rendendoli punti di incontro grazie ai chioschi.

Non mancano le critiche

Non mancano però critiche e polemiche per quella che è stata da alcuni definita una “privatizzazione del verde pubblico”. Associazioni e comitati cittadini temono che la presenza di attività commerciali snaturi la funzione dei parchi, tramutandoli in meri punti di ristoro e luoghi di consumo più che di socialità. Inoltre, si paventa il rischio che il Comune riduca i fondi per la gestione diretta del verde, demandandola di fatto ai privati.

Riqualificazione o privatizzazione?

Le opposizioni in Consiglio Comunale hanno puntato il dito contro quella che reputano una decisione demagogica e che nasconde, dietro la facciata della riqualificazione, l’intento di ridurre gli investimenti pubblici del Comune sul verde a favore di imprenditori. Dal canto loro, i sostenitori della proposta replicano che si tratta di una sperimentazione circoscritta e che saranno attentamente vagliate le proposte di gestione da parte di privati.

La decisione del Consiglio apre dunque un dibattito in città sull’equilibrio fra pubblico e privato nella gestione degli spazi collettivi. La proposta dovrà ora essere vagliata dagli uffici comunali competenti per diventare effettivamente operativa. Il confronto politico e cittadino su questa novità per la gestione del verde pubblico napoletano è dunque solo all’inizio.

di Serena Lena