L’Italia può tornare alla leva militare obbligatoria? Secondo Matteo Salvini sì. Il leader della Lega, infatti, ha rilanciato la proposta di reintrodurre il servizio ‘al Paese’, migliorando le condizioni e ricalibrando la legge.
Ritornare alla leva militare obbligatoria non sarebbe – tecnicamente – difficile. La misura, infatti, è stata solo temporaneamente sospesa nel 2005, per i nati dal 1986 in poi.
Se la teoria non lo impedisce, la pratica presenta diverse difficoltà per l’attuazione del ripristino: nel corso degli anni, infatti, l’esercito italiano – su base volontaria – ha improntato la sua attività sulla specializzazione del personale.
I militari italiani si sono infatti ‘messi in mostra’ sullo scenario internazionale per l’alto grado di professionalità. Con la reintroduzione dell’obbligo tornerebbe un continuo turnover che renderebbe più ostica la specializzazione del personale.
La proposta di Salvini e i dubbi di Unarma
Matteo Salvini ha rilanciato la sua proposta pochi giorni fa: “Se ci date fiducia farò di tutto per reintrodurre un annetto di servizio militare. Per i nostri ragazzi e per le nostre ragazze potrebbe essere molto utile”.
Era una vecchia proposta del 2018, riciclata da Salvini anche durante questa campagna elettorale, nonostante gli anni passati al governo prima Conte I e poi Draghi. Nonostante l’invasione russa dell’Ucraina abbia cambiato lo scenario generale, come ha sottolineato Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, sindacato dell’Arma dei carabinieri: “La leva militare obbligatoria è un palliativo che non risolverebbe i problemi del comparto difesa italiano: arruolare giovani impreparati rischia anzi di creare complicazioni organizzative nei Comandi in un momento delicato per la difesa internazionale“.
La sospensione
Nel 2005 è stato temporaneamente sospeso grazie legge Martino (226/2004), con voto favorevole della Lega, e da allora le forze armate hanno un nuovo modello di esercito militare, composto da professionisti e su adesione volontaria. Per entrare nelle forze armate, banalmente, serve procedere con un concorso pubblico ed essere selezionati.
Per questo e per il contesto sociale nel quale ci troviamo appare del tutto inapplicabile la proposta di Matteo Salvini. Una proposta non solo non realizzabile secondo Elisabetta Trenta del ministero della Difesa, ma perché è anche proposta poco amata da tutto il centrodestra. Difficile quindi che si discuterà di un effettivo ritorno al servizio militare obbligatorio.