La recente audizione di Confapi sulla Legge di Bilancio ha visto il Vicepresidente Francesco Napoli esprimere una valutazione prudente sulle misure proposte dal governo per il prossimo anno. Il quadro attuale, segnato da una crescita economica in rallentamento rispetto alla media europea, preoccupa Confapi, in particolare per gli effetti sulla competitività delle piccole e medie imprese industriali italiane. Napoli ha dichiarato: “Stiamo crescendo meno della media dell’Unione europea e l’industria è il comparto che ne sta risentendo maggiormente”.
Confapi riconosce gli interventi di riduzione della pressione fiscale previsti nel ddl, ma sottolinea l’importanza di misure strutturali e di ampio respiro che possano sostenere il tessuto produttivo industriale in modo più deciso. “Se da un lato emergono importanti conferme e aspetti positivi, dall’altra emerge preoccupazione per misure che potrebbero rivelarsi insufficienti,” ha affermato Napoli, riferendosi ai rischi di interventi limitati.
Due Temi Fondamentali: Automotive e Costi Energetici
Napoli ha poi posto l’accento su due questioni critiche per Confapi: il settore automotive e i costi energetici. “Per il comparto automotive,” ha spiegato, “è essenziale un piano strutturale che accompagni l’indotto verso la transizione ecologica con una strategia di salvaguardia per l’intera filiera.” Altrettanto urgente è intervenire sui costi dell’energia, che ostacolano la competitività delle PMI italiane rispetto alle controparti europee e globali.
Cuneo Fiscale e Incentivi alla Produttività
Il ddl prevede la riduzione dell’aliquota sostitutiva sui premi di produttività fino a 3.000 euro, estesa fino al 2027. Confapi apprezza la misura, sottolineando però che occorre maggiore flessibilità per incentivare più efficacemente le imprese a premiare i dipendenti e aumentarne il potere d’acquisto. “Proponiamo di rendere le norme sui premi di produttività più flessibili e accessibili,” ha affermato Napoli. Sui fringe benefit, che saranno aumentati nel triennio, Napoli ha aggiunto: “Sarebbe opportuno rendere questa misura strutturale, uguale per tutti i lavoratori”.
Settore Edilizio: Superbonus e Costi dei Materiali
Il settore dell’edilizia, particolarmente segnato dalle agevolazioni fiscali come il Superbonus, preoccupa Confapi per via di modifiche retroattive che minano la stabilità degli operatori del settore. “Non si possono continuare a introdurre meccanismi retroattivi,” ha dichiarato Napoli, riferendosi alla limitazione del Superbonus 65% ai soli interventi avviati prima del 15 ottobre 2024. Napoli ha proposto una proroga della scadenza al 31 dicembre per le agevolazioni. Ha inoltre chiesto il reinserimento del sistema di compensazione del caro materiali anche per il 2025.
In sintesi, Confapi giudica positivamente alcuni interventi della Legge di Bilancio, ma sottolinea che senza misure strutturali di lungo termine la ripresa economica e industriale sarà limitata. Napoli ha concluso chiedendo che il governo adotti misure concrete e sostenibili, mirate a preservare la competitività delle PMI italiane in un contesto economico sempre più complesso.
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