Confapi Stefania Multari

Confapi, la Confederazione della Piccola e Media Industria Privata Italiana, è intervenuta in audizione presso le Commissioni riunite della Camera dei Deputati per l’esame del disegno di legge annuale sul mercato e la concorrenza. A rappresentare la Confederazione è stata Stefania Multari, responsabile legislativo, che ha ribadito l’importanza di potenziare le infrastrutture e promuovere misure a favore delle PMI e start-up innovative.

Rafforzare le infrastrutture per la competitività

Multari ha sottolineato come il rafforzamento infrastrutturale sia cruciale per garantire la competitività del sistema produttivo italiano, con un impatto diretto sulle PMI industriali. Ha citato, in particolare, la chiusura del valico del Frejus nell’agosto 2023, che ha influenzato negativamente l’export, soprattutto per le aziende piemontesi. “Le nostre piccole e medie imprese – ha dichiarato Multari – devono essere al centro delle politiche strategiche di sviluppo”.

Start-up e PMI innovative: serve maggiore gradualità

Un punto focale del dibattito è stato il rafforzamento delle start-up e PMI innovative. Confapi ha espresso condivisione verso la normativa che promuove questo tipo di imprese, ma ha avanzato delle proposte per migliorarne l’efficacia. Multari ha contestato l’introduzione dell’obbligo di un capitale sociale minimo di 20.000 euro, da applicarsi dal secondo anno di iscrizione dell’azienda al Registro delle Imprese, sostenendo che questa previsione rappresenti un irrigidimento eccessivo. “Si potrebbe estendere l’obbligo a un quadriennio – ha suggerito – per permettere alle start-up di crescere in maniera più graduale e conforme ai modelli europei meno restrittivi”.

Un mercato dell’exit e il modello irlandese

Confapi ha sottolineato quattro vantaggi che deriverebbero da una più vivace capacità acquisitiva delle imprese italiane: creare un mercato dell’exit che porti liquidità, supportare le start-up nell’approccio al mercato, aumentare l’innovazione e trattenere in Italia tecnologie e imprenditori. Multari ha inoltre proposto di seguire il modello irlandese che prevede l’esenzione fiscale per le start-up nei primi cinque anni se rispettano determinati requisiti: “Tale modello favorisce le imprese con un’imposta inferiore a 40.000 euro, un’esenzione parziale è prevista fino a 60.000 euro”.

La priorità: un piano pluriennale sull’energia

Infine, Multari ha ribadito che per Confapi è indifferibile l’adozione di un piano pluriennale sull’energia che risolva i problemi strutturali dell’industria italiana. “Le imprese italiane faticano a essere competitive a causa degli alti costi energetici”, ha affermato. Confapi propone un cambiamento nel calcolo del costo dell’energia per renderlo più legato ai costi di generazione e per aiutare le aziende a continuare a produrre in Italia.


Leggi le notizie di Piazza Borsa

Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social FacebookTwitter e LinkedIn