Gli investimenti della Rete Ferroviaria Italiana (RFI) continuano a crescere in maniera significativa. Nel corso di un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera, l’amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, ha illustrato come nel 2024 siano previsti 9,1 miliardi di euro di investimenti. Questo incremento rappresenta un salto rispetto ai 7,8 miliardi di euro del 2023 e ai 6,2 miliardi del 2022, e contribuisce a consolidare il trend di crescita negli investimenti infrastrutturali del Paese.
“Questi investimenti genereranno un impatto di circa 5,6 miliardi di valore aggiunto e creeranno 80 mila posti di lavoro”, ha dichiarato Strisciuglio, sottolineando l’importanza dell’intervento di Rfi nel sistema ferroviario nazionale. Il progressivo aumento degli investimenti si confronta con i livelli di investimento degli anni precedenti: tra il 2016 e il 2019 la media era di 4,5 miliardi l’anno, mentre nel 2014 gli investimenti non superavano i tre miliardi.
Un impatto significativo sull’occupazione e l’economia
Strisciuglio ha posto l’accento sull’impatto economico di questi investimenti, che non solo migliorano l’efficienza e la sicurezza della rete ferroviaria italiana, ma contribuiscono anche a rilanciare l’occupazione e la crescita del Paese. L’incremento di 80 mila occupati rappresenta un segnale importante per il mercato del lavoro, in particolare nei settori collegati alla realizzazione di infrastrutture.
Un trend in crescita
Dal confronto con gli anni passati, emerge come gli investimenti di Rfi siano in costante aumento. Dal 2022, quando si era raggiunta la cifra di 6,2 miliardi di euro, si è passati a 7,8 miliardi nel 2023, con un ulteriore balzo previsto per il 2024 con i 9,1 miliardi attuali. Questo andamento rispecchia l’impegno delle istituzioni a rafforzare le infrastrutture ferroviarie per affrontare le sfide future della mobilità e della sostenibilità.
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