Il settore manifatturiero italiano mostra segni di resilienza, nonostante le difficoltà economiche a livello europeo. Per il terzo mese consecutivo, l’Indice Hcob Pmi manifatturiero redatto da S&P Global è in crescita, avvicinandosi alla soglia dei 50 punti, considerata la linea di demarcazione tra espansione e contrazione economica. Ad agosto, l’indice ha raggiunto quota 49,4 punti, in aumento rispetto ai 47,4 di luglio e superando le aspettative del mercato, che lo davano a 47,8.
A livello europeo, l’Italia si distingue per la sua tenuta, con soltanto la Spagna a fare meglio, raggiungendo i 50,50 punti grazie anche al vantaggio competitivo derivante da un costo dell’energia significativamente più basso rispetto a quello italiano. Nei primi sette mesi del 2024, il prezzo all’ingrosso dell’elettricità in Spagna è stato inferiore di ben 39 euro/MWh rispetto a quello italiano.
In questo contesto, il Presidente di Confapi, Cristian Camisa, ha sottolineato l’importanza delle piccole e medie industrie private, che l’associazione rappresenta dal 1947: “Questi dati ci portano a rimarcare la grande resilienza delle piccole e medie industrie private che Confapi rappresenta dal 1947 e la necessità che il mondo delle Pmi industriali siano sempre più centrali nelle azioni del Governo.”
Camisa ha inoltre evidenziato l’urgenza di una strategia energetica chiara e definita, che possa ridurre il divario competitivo con gli altri Paesi europei: “Di contro è sempre più importante una politica energetica chiara che parta dal nucleare e consenta alle nostre imprese di partire ad armi pari con i competitors europei.”
Il messaggio di Confapi è chiaro: il governo italiano deve mettere al centro delle sue politiche le piccole e medie imprese, sostenendo un settore che continua a dimostrare la sua capacità di resistere e adattarsi alle sfide economiche globali.
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