Lega

Le elezioni si avvicinano e proviamo a capire cosa sono riusciti a fare i partiti che sono stati al governo nella legislatura uscente e cosa propongono per le politiche del 2022 rispetto al 2018. Partiamo dalla Lega di Matteo Salvini che quattro anni fa ottenne il 17,6% dei voti, risultando il primo partito della coalizione di centro destra. Il Carroccio ha fatto parte del governo gialloverde (Conte 1 giugno 2018-settembre 2019) e del governo Draghi di unità nazionale in carica dal febbraio 2021, succeduto a quello giallorosso (Conte 2).

Flat tax

Sui temi fiscali la battaglia della Lega negli anni scorsi è stata la Flat Tax ma in questa legislatura è riuscito a centrare l’obiettivo solo in parte a favore degli autonomi. Ora Salvini la rilancia al 15% in forma più estesa in termini di platea interessata che ne potrebbe beneficiare. Sul fronte pensioni la Lega ha centrato il suo obiettivo “Quota 100” (età anagrafica più contributi) durante il governo fatto con Conte e Di Maio. Poi il provvedimento è stato rivisto ed ora la Lega rilancia per il voto del 25/9 “Quota 41” (contributi versati).

Ordine pubblico

La Lega punta a ripristinare i decreti sicurezza realizzati durante il Conte 1 e poi in parte smantellati nel successivo governo giallorosso. Un punto messo a segno da Salvini nella legislatura appena terminata è senza dubbio l’istituzione del ministero del turismo. A guidarlo è Massimo Garavaglia nel governo Draghi. Per quanto riguarda la politica estera risulta complicato fare un raffronto col 2018 perché nel frattempo è scoppiata la guerra alle porte dell’Ue.

Autonomia e sanzioni alla Russia

Nel 2018 Salvini voleva maggiore autonomia nazionale rispetto alle ingerenze europee, puntando a rivedere anche una serie di vincoli previsti dai Trattati. Inoltre punta a rivedere le sanzioni alla Russia poste in essere dopo l’invasione della Crimea. Oggi la questione è ben diversa. Il tema delle sanzioni resta sul tavolo ma deve essere affrontato nell’ambito della coalizione oltre che dello scenario internazionale. A beneficio di chi legge bisogna ricordare che molti punti del programma elettorale delle forze al governo sono rimasti sulla carta a causa dello scoppio della pandemia, che ha comportato la necessità di adottare provvedimenti mirati e stanziare miliardi di euro per affrontare la crisi.

M.Alt