Nella notte del 29 gennaio 2025, le parti sociali dell’edilizia hanno raggiunto un’importante intesa sulla parte salariale del contratto collettivo nazionale per l’industria e le cooperative del settore. L’accordo, che interessa oltre un milione di lavoratori, prevede un aumento salariale di 180 euro al primo livello, suddiviso in tre tranche: 80 euro a partire dal 1° febbraio 2025, seguiti da 50 euro dal 1° marzo 2026 e altri 50 euro dal 1° marzo 2027. Questo adeguamento consentirà un recupero inflattivo dell’11%, garantendo una maggiore tutela del potere d’acquisto dei lavoratori. Il contratto avrà validità fino al 30 giugno 2028.
L’intesa è frutto del confronto tra Ance, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro, Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, e rappresenta un passo significativo per il settore. Tuttavia, la firma definitiva del rinnovo è subordinata alla definizione degli accordi sugli altri aspetti contrattuali, che dovranno essere siglati entro il 28 febbraio 2025. Tra i temi ancora in discussione figurano il catalogo formativo nazionale, la sorveglianza sanitaria, le istanze del settore, il sistema premiale, la denuncia unica edile e l’F24, il lavoro straordinario e la trasferta nazionale. Particolare attenzione sarà riservata alla definizione della denuncia unica e dell’F24, strumenti fondamentali per semplificare le procedure e contrastare il lavoro irregolare.
Le parti sociali hanno sottolineato l’importanza di questo accordo per il settore, ribadendo l’impegno comune per la tutela della legalità e della regolarità attraverso il sistema delle casse edili. In particolare, Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno evidenziato come il nuovo aumento salariale rappresenti un risultato significativo per i lavoratori, rafforzando il loro potere d’acquisto in un contesto economico caratterizzato da elevata inflazione.
L’accordo raggiunto segna un importante traguardo per il settore dell’edilizia, confermando il valore del dialogo tra le parti sociali e l’impegno nel garantire salari adeguati e migliori condizioni di lavoro. Con la definizione dei prossimi accordi, il nuovo contratto potrà rappresentare uno strumento essenziale per la modernizzazione e la stabilità del comparto nei prossimi anni.
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