Il Covid ha portato indietro l’umanità di cinque anni, mentre l’influenza della guerra – nel complesso – è ancora difficile dal pronosticare. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite la pandemia di Covid-19, sommata ad altre crisi, hanno fatto mettere le lancette dell’orologio dello sviluppo globale al livello del 2016.
L’esempio dell’UNDP
Più che un salto nel futuro e un triplo salto all’indietro nel passato e il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite,UNDP lo spiega con un piccolo esempio: per la prima volta da quando è stato creato oltre 30 anni fa, l’Indice di Sviluppo Umano, una misura delle aspettative di vita, dei livelli di istruzione e degli standard di vita dei Paesi, è diminuito per due anni di fila, nel 2020 e nel 2021, “cancellando i guadagni dei cinque anni precedenti”.
Calo nel 90% dei Paesi
“L’inversione di tendenza – spiega UNDP – è quasi universale: oltre il 90% dei Paesi ha registrato un calo nel punteggio dell’Indice di sviluppo umano nel 2020 o nel 2021 e più del 40% è diminuito in entrambi gli anni, a dimostrazione del fatto che per molti la crisi si sta ancora aggravando”.