Da oggi, 17 ottobre 2024, le imprese dei settori agricolo, della pesca e dell’acquacoltura che hanno effettuato investimenti nel 2023 possono richiedere il credito d’imposta per beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nel Mezzogiorno. L’Agenzia delle Entrate ha aperto il canale per la presentazione delle domande, che potranno essere inviate esclusivamente in via telematica fino al 18 novembre 2024.
Chi può beneficiare del credito d’imposta?
L’agevolazione è riservata alle imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli, nella pesca e nell’acquacoltura che, nel corso del 2023, hanno investito in beni strumentali nuovi utilizzati in strutture produttive situate nelle seguenti regioni assistite: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e le zone assistite dell’Abruzzo.
Come presentare la domanda?
Per accedere al credito d’imposta, le imprese interessate devono inviare una comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate tramite il software apposito denominato “CIMAGRICOLTURA23”, disponibile sul sito dell’Agenzia. La comunicazione deve includere informazioni essenziali come i dati dell’impresa beneficiaria e il progetto d’investimento. È possibile inviare la richiesta anche tramite un intermediario abilitato.
Entro cinque giorni dalla presentazione della comunicazione, l’Agenzia delle Entrate rilascerà una ricevuta che attesta la presa in carico o lo scarto della domanda, con indicazione delle motivazioni in caso di rifiuto.
Le comunicazioni considerate valide sono quelle trasmesse entro il 18 novembre 2024 o nei quattro giorni precedenti, purché, se scartate, siano ritrasmesse entro cinque giorni solari dalla scadenza.
Come viene calcolato il credito d’imposta?
L’importo del credito fruibile sarà calcolato in base alla percentuale ottenuta rapportando il limite di spesa di 90 milioni di euro all’ammontare complessivo delle richieste. Questa percentuale verrà resa nota con un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, che sarà pubblicato entro il 28 novembre 2024. Il credito concesso potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite il modello F24.
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