sud - zes unica

Le imprese interessate a beneficiare del credito d’imposta ZES unica 2025 hanno tempo fino a venerdì 30 maggio per trasmettere all’Agenzia delle Entrate le comunicazioni relative agli investimenti effettuati o programmati nel periodo dal 1° gennaio al 15 novembre 2025. Lo si apprende da Fisco Oggi.

Si tratta di un’importante misura di agevolazione fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2025 (articolo 1, commi 485-491 della legge n. 207/2024), che estende l’incentivo alle imprese operanti nelle Zone Economiche Speciali unificate delle otto regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il credito è destinato alle aziende che acquisiscono beni strumentali destinati a strutture produttive esistenti o di nuova impiantazione nelle suddette aree. Una misura analoga, introdotta dal comma 544 della stessa legge, è rivolta specificamente alle imprese dei settori agricolo, forestale, pesca e acquacoltura, con particolare attenzione alle micro, piccole e medie imprese.

Le comunicazioni devono essere inviate utilizzando i software dedicati, “ZES UNICA 2025” e “ZES UNICA AGRICOLA 2025”, messi a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In caso di errori o modifiche, le imprese possono inviare una nuova comunicazione in sostituzione di quella precedente, oppure rinunciare completamente al contributo, purché l’operazione avvenga entro il 30 maggio 2025.

L’invio della comunicazione non è però sufficiente per ottenere il credito d’imposta: le imprese dovranno inviare una seconda comunicazione, detta “integrativa”, dal 28 novembre al 2 dicembre 2025, per confermare l’effettiva realizzazione dell’investimento. L’omissione di questa comunicazione comporta la decadenza dal beneficio. I software da utilizzare in questa seconda fase sono “ZESUNICAINTEGRATIVA2025” e “ZES UNICA AGRICOLA INTEGRATIVA 2025”.

Al termine della procedura, il sistema rilascerà una ricevuta di presa in carico. Tuttavia, se i controlli formali danno esito negativo, la comunicazione verrà scartata e l’impresa dovrà eventualmente ripresentarla corretta nei termini previsti.

Questa misura, oltre a rappresentare un’importante leva per la crescita degli investimenti produttivi nel Mezzogiorno, è anche uno strumento strategico per rafforzare la competitività e la coesione territoriale, in coerenza con gli obiettivi del PNRR e con le politiche europee per le regioni in ritardo di sviluppo.


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