Ultimi giorni per richiedere il credito d’imposta destinato ai settori agricolo, pesca e acquacoltura: le imprese di queste filiere nel Mezzogiorno italiano hanno tempo fino al 18 novembre 2024 per inoltrare la domanda sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Tale credito, istituito dalla Legge di Stabilità 2016 (articolo 1, commi 98-108 della legge n. 208/2015), è riservato a chi ha realizzato investimenti in beni strumentali nel corso del 2023 da impiegare in strutture produttive in regioni del Sud Italia, come Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo.
Per accedere al credito, le aziende devono presentare una comunicazione dettagliata, indicando i dati relativi agli investimenti effettuati e l’ammontare del credito d’imposta richiesto. La trasmissione avviene esclusivamente tramite il software “CIMAGRICOLTURA23”, utilizzabile sia dai beneficiari che dagli intermediari abilitati.
La normativa limita l’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile, determinato applicando una percentuale calcolata sul totale delle richieste, che sarà resa nota dall’Agenzia delle Entrate entro il 28 novembre 2024. Tale percentuale sarà stabilita rapportando il limite complessivo di spesa disponibile all’ammontare totale dei crediti richiesti. Questo criterio garantirà un’equa distribuzione dei fondi tra tutte le imprese partecipanti.
Il credito è concesso seguendo le direttive europee in materia di aiuti di Stato per i settori agricolo, forestale, rurale e ittico, con particolare attenzione alle aree meno sviluppate del Paese. Per le imprese, questa misura rappresenta un’importante opportunità di incentivo agli investimenti nel Sud Italia, volto a stimolare la crescita del settore agricolo e della pesca e a contribuire al rilancio delle aree rurali.
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