fIGC FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO

Nell’ambito di una decisione che ha destato ampio scalpore nel mondo dello sport italiano, l’Antitrust ha imposto alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) una multa di oltre 4 milioni di euro per aver abusato della propria posizione dominante. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte, la FIGC ha sistematicamente precluso agli Enti di Promozione Sportiva (EPS) l’accesso al mercato dell’organizzazione di eventi a carattere agonistico, garantendosi così un monopolio nel settore.

Le pratiche contestate

L’Antitrust ha individuato due principali strategie utilizzate dalla FIGC per consolidare il proprio controllo: Mancata Stipula di Convenzioni: La FIGC ha omesso di stipulare le necessarie convenzioni richieste dal Regolamento EPS del CONI del 2014 per lo svolgimento dell’attività agonistica. Questa omissione ha impedito agli EPS di partecipare in modo equo al mercato degli eventi agonistici, permettendo alla FIGC di mantenere un monopolio praticamente incontrastato. Definizione Abusiva di Attività Agonistica: La Federazione ha interpretato in modo distorto e strumentale il concetto di attività agonistica, includendo anche attività amatoriale svolta da atleti tra i 12 e i 17 anni. Questo ha comportato l’imposizione di regolamentazioni stringenti e convenzioni obbligatorie anche per eventi che non rientravano nell’ambito agonistico, limitando la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e dei loro atleti.

Reazioni e commenti

Il Codacons, associazione dei consumatori, ha accolto favorevolmente la decisione dell’Antitrust di sanzionare la FIGC, sottolineando l’importanza di punire comportamenti scorretti che danneggiano il mercato e i consumatori. Secondo il Codacons, la FIGC e il CONI devono rispondere delle molte criticità sollevate nel tempo, inclusi atteggiamenti che hanno danneggiato i tifosi e gli appassionati di calcio.

“È fondamentale che anche nel contesto sportivo venga garantita la correttezza e la trasparenza delle pratiche”, ha dichiarato il Codacons in una nota stampa. “Le azioni della FIGC e del CONI hanno spesso penalizzato i tifosi e le organizzazioni che li rappresentano, e questa sanzione rappresenta un passo importante verso la tutela dei consumatori”.

La replica della Federazione e l’annuncio di ricorso al Tar

“Con riferimento alla comunicazione pervenuta in data odierna dall’Autorità Antitrust – si legge in una nota della Federazione – la FIGC ritiene la sanzione ingiustificata, basata su argomentazioni documentalmente riscontrabili e su un ragionamento giuridico errato. Peraltro, tale sanzione è stata irrogata con le stesse motivazioni con le quali era stata sanzionata la Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) in un analogo procedimento. Decisione poi annullata dal Consiglio di Stato, con sentenza dello scorso 5 giugno n.5054. Per questo, nel ribadire l’assoluta correttezza del proprio operato, la FIGC comunica che è in corso di notifica il ricorso, con richiesta di sospensiva, presso il TAR del Lazio”.

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