Il gettito complessivo dell’Imu (Imposta municipale unica) per il 2023 ha raggiunto i 13,09 miliardi di euro, con i comuni del Nord Italia che hanno contribuito per oltre la metà di questa somma. Secondo una recente elaborazione del Centro Studi Enti Locali, basata sui dati della banca-dati “Siope+”, i comuni dell’Italia nord-occidentale hanno incamerato 3,9 miliardi di euro, pari al 30% del totale nazionale.
Ripartizione geografica del gettito
- Italia nord-occidentale: 3,9 miliardi (30%)
- Italia centrale: 3,1 miliardi (24%)
- Italia nord-orientale: 2,9 miliardi (23%)
- Italia meridionale: 2,1 miliardi (16%)
- Isole: 964 milioni (7%)
Nel complesso, il 53% del gettito totale è stato raccolto dai comuni del Nord Italia. A questi incassi ordinari si aggiungono altri 1,2 miliardi di euro derivanti da versamenti a seguito di accertamenti fiscali.
Contributo delle grandi città
Le principali città italiane – Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli, Bologna, Firenze, Palermo, Bari e Verona – hanno incassato insieme quasi 3 miliardi di euro. Tuttavia, la classifica cambia se si considera il gettito pro capite. Courmayeur, grazie alla presenza di numerose seconde case, si posiziona al primo posto con un incasso pro capite di 4.308 euro per abitante, contro una media nazionale di 228 euro. Anche Lignano Sabbiadoro e Moggio nel Lecchese registrano incassi molto elevati in relazione alle loro dimensioni.
Ripresa del gettito ordinario e lotta all’evasione
“Il dato mostra una ripresa consolidata del gettito ordinario rispetto al periodo pre-Covid”, osserva Alessandro Maestrelli, esperto di entrate locali del Centro Studi Enti Locali. Inoltre, vi è stata una significativa accelerazione negli incassi derivanti dal recupero dell’evasione fiscale, passati dai 922,7 milioni di euro del 2019 a 1,1 miliardi nel 2022 e 1,2 miliardi nel 2023.
Recupero Evasione: Napoli in testa
Nel settore del recupero dell’evasione fiscale, Napoli ha registrato il maggior successo nel 2023, incassando 23,6 milioni di euro. Seguono Milano con quasi 22 milioni di euro, Bologna con 17,2 milioni di euro e Venezia con oltre 15,7 milioni di euro.
Questi dati evidenziano come l’Imu rappresenti una voce significativa per le entrate dei comuni italiani, con una particolare rilevanza per quelli del Nord Italia e per le città con un alto numero di seconde case.
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