A partire dall’8 aprile sarà possibile richiedere gli incentivi previsti dal decreto Fer 1 per sostenere lo sviluppo dell’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili. La misura punta a favorire l’installazione di impianti fotovoltaici condivisi tra più utenti, consentendo di produrre energia per il proprio consumo e condividerne i benefici. Una modalità, quella dell’autoconsumo collettivo, che assume particolare rilevanza alla luce degli obiettivi di diffusione delle rinnovabili e dell’incremento dell’efficienza energetica.
Requisiti per l’accesso al bonus
Come stabilito nel decreto attuativo del Ministero della Transizione Ecologica (MITE), potranno accedere agli incentivi i soggetti dotati di un impianto fotovoltaico, anche di potenza inferiore a 200 kW, situato presso l’edificio dei consumatori finali o in una zona limitrofa alla rete elettrica alla quale sono allacciati. Questi dovranno costituire un gruppo composto da almeno 2 utenze per la produzione e la condivisione dell’energia solare. Non è necessario che i soggetti coinvolti appartengano allo stesso nucleo familiare o che l’edificio sia di proprietà condominiale.
Caratteristiche della tariffa incentivante
La tariffa di incentivazione riconosciuta dal Gse sarà differenziata in base alla potenza dell’impianto e prevede una componente fissa, compresa tra 60 e 80 euro per MWh, e una variabile legata al prezzo zonale dell’energia, che può aggiungere ulteriori 0-40 euro/MWh. Agli importi spettanti verrà applicato anche un bonus in caso di riduzione del prelievo di energia dalla rete, calcolato in base a criteri AREA. Questo sistema di valorizzazione economica punta a remunerare adeguatamente la condivisione dell’energia prodotta, favorendo al contempo la riduzione dei consumi da rete elettrica.
Le modalità di presentazione della domanda
Per beneficiare degli incentivi alla condivisione dell’energia solare sarà necessario costituire il gruppo di autoconsumo e nominare un referente tramite un apposito contratto, che avrà il compito di presentare la richiesta sulla piattaforma del Gse, allegando la documentazione necessaria a dimostrare la titolarità e il corretto funzionamento degli impianti. La piattaforma consentirà quindi di monitorare i flussi scambiati tra i membri del gruppo e calcolare di conseguenza i valori di energia riconosciuti ai fini degli incentivi erogati mensilmente in acconto e annualmente a consuntivo.
Prospettive per il fotovoltaico condiviso
Grazie a queste agevolazioni, il fotovoltaico condiviso potrebbe diffondersi ancor più capillarmente nel nostro Paese: si calcola, infatti, che le utenze che potenzialmente possano condividere un impianto solare sarebbero oltre 2 milioni, tra condomini, edifici con più unità abitative o aggregazioni di prosumer in aree limitrofe. Si tratta di una modalità che consente di superare alcuni ostacoli tecnici e burocratici alla diffusione del solare, come ad esempio la mancanza di spazi idonei per l’installazione sul singolo edificio, e che si conferma un contributo importante per raggiungere gli obiettivi al 2030 di incremento della capacità fotovoltaica nazionale.
di Serena Lena
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