Omicidi Napoli Mani armate

In soli 17 giorni, tre giovani sono stati uccisi tra Napoli e provincia, riaccendendo l’allarme sulla violenza giovanile e sulle bande di quartiere. Tre ragazzi, di appena 15, 18 e 19 anni, sono caduti sotto i colpi di armi da fuoco, coinvolti in una spirale di violenza che pare essere alimentata tanto da faide tra paranze quanto da liti futili.

Emanuele Tufano: una vita spezzata a 15 anni
Il primo episodio è avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 ottobre, quando Emanuele Tufano, 15 anni, è stato ucciso a colpi di pistola nel centro di Napoli. La dinamica lascia pensare a una guerra tra paranze: nella notte un gruppo di giovani armati, presumibilmente provenienti dal Rione Sanità, ha “sconfinato” in piazza Mercato, dove ha incrociato un gruppo rivale, e da lì è partita una sparatoria. Emanuele, secondo le indagini, sarebbe stato colpito mentre tentava di scappare. Due giovanissimi, di 15 e 17 anni, sono attualmente indagati per l’omicidio.

Santo Romano: un omicidio per una scarpa calpestata
La seconda vittima è Santo Romano, 19 anni, ucciso a San Sebastiano al Vesuvio per un motivo che lascia sgomenti: una scarpa calpestata. Da quel banale incidente è scaturita una lite con un diciassettenne, che ha finito per sfociare in un colpo di pistola letale al petto. Il responsabile, un ragazzo di 17 anni, ha confessato l’omicidio, mentre le forze dell’ordine sono sulle tracce dei complici.

Arcangelo Correra: il sospetto di un colpo accidentale
Nella mattinata di oggi, il 18enne Arcangelo Correra è stato colpito alla testa nel centro storico di Napoli, morendo poco dopo in ospedale. In questo caso, secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un colpo accidentale: un amico potrebbe aver maneggiato un’arma in modo incauto, causando involontariamente la morte del giovane.

Precedenti episodi di violenza giovanile
Gli episodi recenti si inseriscono in una scia di violenza che ha visto coinvolti diversi giovanissimi. A marzo 2023, il 18enne Francesco Pio Maimone, giovane pizzaiolo estraneo ad ambienti criminali, è stato ucciso a Mergellina a seguito di una lite per una scarpa calpestata. In un altro episodio, nell’agosto 2023, il musicista Giovanbattista Cutolo, 19 anni, è stato ucciso in piazza Municipio per un litigio scaturito da uno scooter parcheggiato male. Il suo assassino, condannato a una pena ridotta, potrebbe tornare in libertà tra poco più di un decennio.

Allarme sicurezza
La sequenza di omicidi e violenze preoccupa non solo per il coinvolgimento di ragazzi sempre più giovani, ma anche per la banalità che scatena tragedie simili. L’intera città è sotto shock, e l’amministrazione comunale è chiamata a riflettere su nuove misure di prevenzione e protezione per i giovani, spesso esposti a dinamiche criminali fin da adolescenti.


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