Juventus Stadium

La sosta del campionato di Serie A per lo svolgimento dei Mondiali in Qatar è animata dal caso Juventus. Sulle accuse mosse dalla Procura di Torino sui bilanci del club bianconero è intervenuto anche il Ministro dello Sport e Giovani, Andrea Abordi. A margine dell’evento di presentazione del “Codice di Giustizia sportiva Figc”, ha affermato: “Timore di una nuova Calciopoli? No, non credo”.

Pur non entrando nel merito, Abordi invoca velocità e ‘pulizia’. “Esprimere un giudizio ora è intempestivo, siamo pronti a valutare ma non sono io il primo a doverlo fare. Ci sono la magistratura ordinaria e sportiva, io devo sentirmi tutelato nella mia funzione di ministro. Chi sta lavorando deve accertare i fatti, io sono convinto che le valutazioni da un lato consentiranno di comprendere la natura del fenomeno collegato a quanto successo negli ultimi due anni e mezzo, dall’altro di accertare eventuali responsabilita’ di fronte alle quali dobbiamo attendere che la giustizia dello stato e dello sport facciano velocemente il loro corso”, ha aggiunto il ministro.

“Non amo il giustizialismo, non credo al tribunale del popolo, ma penso che ci siano funzioni che vadano rispettate. Ho il dovere di essere presente in modo non solo che si prendano decisioni rapide, ma anche che si prendano nella giusta maniera”, ha aggiunto Abodi.

Più club coinvolti oltre alla Juventus

“Per quanto riguarda il caso Juventus si tratta di un club che probabilmente non rimarrà il solo. Ci permetterà di fare pulizia”, ha affermato ancora. “Abbiamo bisogno di sapere presto cosa è successo e che vengano assunte decisioni per ridare credibilità al sistema, nel principio dell’equa competizione. Ed è evidente che negli ultimi anni non è successo”, ha concluso Abodi.

L’esperto: “Juve a rischio retrocessione”

Secondo Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, la Juventus rischierebbe non poco. “Questa – ha affermato Grassani su RadioRai – è l’indagine più pesante e grave che la Juventus ha subito nella propria storia, forse anche superiore a quella di Calciopoli, perché le fattispecie sia di reato, sia di violazione di norme borsistiche, norme societarie e sportive abbraccia un’arco di comportamenti illeciti (siamo ovviamente alle ipotesi) che non ha precedenti. La Juventus rischia più dell’ammenda o della penalizzazione. Quello che sta emergendo, secondo la norma, può portare all’esclusione del campionato e alla retrocessione”.

Sui tempi, Grassan ha affermato che “siccome la giustizia sportiva ha tempi brucianti e la necessità che le sanzioni siano afflittive, a differenza della giustizia penale, civile e di quella borsistica, se dovesse esserci deferimento, il procedimento si concluderà sicuramente entro la stagione 2022/23, pertanto le sanzioni saranno poi scontate immediatamente”, conclude.