Matteo De Lise - intervista Manovra, sud, cuneo fiscale

Manca meno di un mese all’approvazione della legge di bilancio ed il dibattito è più che accesso. A breve si avvierà la discussione parlamentare e c’è da tener conto anche della Corte dei Conti nazionale e della Commissione Europea. Ma la scadenza è fissata. Entro il 31 dicembre la manovra finanziaria va approvata per evitare l’esercizio provvisorio. Una corsa contro il tempo visto che oggettivamente il nuovo governo è in carica da poco tempo. Al napoletano Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, abbiamo chiesto un parere sugli aspetti fiscali della manovra finanziaria.

Presidente l’intera legge di bilancio vale 35 miliardi di euro ma circa 21 di questi saranno destinati al caro energia. Qual è il suo commento?

“Si sta facendo ciò che si può con risorse limitate. È giusto intervenire sulle bollette, ma sarebbe opportuno puntare maggiormente pure sulla pace fiscale, la finanza agevolata e l’industria 4.0”. 

Secondo lei cosa manca per il Sud?

“Il Credito d’Imposta per il Mezzogiorno (CIM). Attualmente è in scadenza a fine anno e non è previsto per il prossimo. Credo sia un errore perché si tratta di un importante sostegno alle imprese per investire in macchinari e strumentazioni”. 

Nel 2023 la pressione fiscale come sarà?

“Più o meno stabile. Nessuno scossone particolare. Ma sul fisco c’è da lavorare molto per razionalizzare l’intero sistema. A Napoli la pressione fiscale salirà un po’ a causa delle addizionali comunali propedeutiche al Patto per Napoli”. 

Si parla molto di flat tax ma il provvedimento a chi darà maggiori vantaggi?

“Il provvedimento riguarderà solo i lavoratori autonomi. Un aspetto importante sarebbe allargarlo anche alle realtà lavorative professionali e societarie. In questo modo si disincentiva l’aggregazione. Sono esclusi anche i lavoratori dipendenti. Per loro, però, ci sarebbe l’abbassamento del cuneo fiscale che dovrebbe portare qualcosa in più in busta paga”. 

Il fisco è una materia complicata. Quanto è importante il vostro lavoro a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie?

“È centrale. Il rapporto diretto fisco-cittadino non ha avuto grossi successi proprio per la complessità della materia. Conoscere le tematiche tributarie è fondamentale. Il commercialista è il tramite che in pratica traduce le norme al contribuente”.

di M. Alt.