regi lagni

Da simbolo dell’inquinamento alla svolta green: i Regi Lagni potrebbero presto diventare un’oasi ecosostenibile e smart. In quattro anni di lavoro – preventivati – il bacino idrografico della Regione Campania potrebbe diventare una vera e propria attrazione in grado di migliorare la vita dei residenti sulle sponde del corso d’acqua e, allo stesso tempo, attirare flussi turistici.

Il progetto di riqualificazione – riporta Il Mattino – sarà presentato alla fine del prossimo mese di settembre dallo studio Land dell’architetto paesaggista tedesco Andreas Kipar. Dal momento della consegna del documento preliminare di progettazione, si potrà poi indire la gara per la progettazione esecutiva. La fine dei lavori è prevista per il 2026.

Il progetto

Cinquantasette chilometri riqualificati con alberi, piste ciclabili e percorsi verso siti di interesse archeologico e culturale. Questa la bozza di progetto che in quattro anni dovrà cambiare il volto di un’opera risalente al 1500 poi deturpata dalla mano dell’uomo e sottoposta a decine di inchieste per sversamento e reati ambientali. I Regi Lagni sono un reticolo di canali rettilinei, perlopiù artificiali, il cui bacino si estende in un’area di 1095 chilometri quadrati in 99 comuni della città metropolitana di Napoli e delle province di Caserta, Avellino e Benevento.

Acque pulite e riqualificazione del litorale domizio

Tra gli obiettivi più importanti c’è anche, e soprattutto, quello di permettere l’immissione alla foce, sul litorale domizio, di acque pulite e non più inquinanti. Una questione non più prorogabile per proseguire nel lavoro di riqualificazione di una costa dall’alto potenziale, mai sfruttato. Sessantatrè i comuni interessati dagli interventi per progetti ambientali da 200 milioni di euro.