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Negli ultimi cinque anni, la Campania ha visto un significativo incremento di lavoratori che contribuiscono al sistema INPS, segnando un vero e proprio cambio di passo nel mercato del lavoro. Gli assicurati in Campania rappresentano attualmente circa il 7% del totale nazionale, con un incremento dell’8% rispetto al 2019. Di questi, oltre 500mila sono giovani under 34, con una crescita del 9% e 42mila nuove posizioni rispetto a cinque anni fa. È quanto emerge dal XXIII Rapporto annuale INPS, presentato presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università Federico II di Napoli, alla presenza di importanti figure istituzionali.

Maggiore continuità lavorativa e aumento delle retribuzioni medie

L’incremento degli assicurati INPS si riflette anche nelle settimane lavorate, che sono passate da 40,6 nel 2019 a 41,3 nel 2023. Questo miglioramento si accompagna a un aumento della retribuzione lorda media a poco più di 20mila euro per lavoratore, con una crescita del 7% rispetto al 2019. “L’occupazione giovanile è aumentata e il numero degli assicurati INPS è cresciuto di mezzo milione, ma restano aperte le questioni delle carriere discontinue e delle retribuzioni più basse rispetto alla media europea”, ha dichiarato il presidente dell’INPS, Gabriele Fava. Fava ha anche annunciato una campagna di educazione previdenziale rivolta ai giovani, evidenziando l’importanza di un sistema previdenziale sostenibile.

Welfare e inclusione sociale: il ruolo dell’assegno unico universale e dell’Adi

Accanto alle pensioni, l’INPS ha posto grande attenzione al supporto delle famiglie campane. L’assegno unico universale ha coinvolto 1.036.903 figli nella regione, pari all’11% del totale nazionale. La Campania rappresenta anche la regione con la maggiore incidenza dell’Assegno di Inclusione (Adi), con 467mila beneficiari, ovvero il 28% del totale nazionale nei primi sei mesi del 2024.

Interazione tra formazione e lavoro: ridurre il mismatch

Riguardo al mercato del lavoro, Fava ha sottolineato la necessità di colmare il divario tra domanda e offerta, favorendo la collaborazione tra sistema educativo e imprese e investendo in percorsi di formazione continua. “È fondamentale mantenere aggiornate le competenze per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione”, ha affermato Fava, aggiungendo che l’arte e la cultura possono fungere da potente strumento di welfare per i giovani. L’INPS, inoltre, lavorerà per ridurre i tempi di transizione dal mondo della formazione al lavoro e da un’occupazione all’altra, nell’ambito di un welfare generativo.

La direttrice generale dell’INPS, Valeria Vittimberga, ha poi evidenziato che la scelta di Napoli come sede della presentazione non è casuale: “La Campania e il Mezzogiorno sono cruciali per il futuro della comunità nazionale. Napoli rappresenta resilienza e capacità di ripresa, aspetti essenziali per affrontare le sfide del futuro”.


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